Lotta all’immigrazione incontrollata, difesa delle radici cristiane dell’Europa, revisione dei trattati europei per dare più sovranità agli Stati e poi alcune politiche di sostegno alla famiglia e alla natalità che in Ungheria sono state fatte e che in Italia vorremmo copiare sono le questioni che abbiamo discusso stamattina con il premier ungherese Viktor Orbàn, che è anche presidente di turno del gruppo di Visegrad, con il quale ci piacerebbe che l’Italia del futuro avesse maggiori relazioni.
5 commenti
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unica Nazione – l’Ungheria – che ha voluto fortemente nella propria costituzione le radici cristiane, proprio come noi…. la prima cosa che ha fatto l’UE è stato toglierle, altrimenti non poteva fare tutte le porcate che ha fatto, almeno per coerenza!!!
felice che ti sei confrontata con Orban: complimenti!
complimenti e buon lavoro per il recupero a pieno titolo delle radici cristiane.
una curiosità: ho sentito il vostro “alleato” alla radio: chiedete a Berlusconi cosa intende per radici “liberali e cristiane” dell’Europa…
il cristiano – cattolico – è tutto fuorché liberale (vedasi in proposito la dottrina massonica modernista, da sempre condannata, almeno fino al 1959).
NON FI-DA-TE-VI !!!
E soprattutto : niente redistribuzione di clandestini fra gli stati dell’U.E. , perchè
governi impresentabili come quello comunista ,che ci stiamo sorbendo da cinque anni ormai, farebbero di tutto per portare in Italia milioni di non aventi diritto a restare, che verrebbero poi utilizzati per colonizzare stati ancora etnicamente puri ( cioè i paesi VISEGRAD).
In questa fase storica, la difesa della propria nazione, dei propri interessi, della propria identità, della propria sovranità, non significa razzismo, come dichiaravano a LA Sette due ciarlatani radical chic (lo Zucconi di Radio Capital e la Brigliadori), bensì una questione di semplice SOPRAVVIVENZA. Se sopravvivi, puoi “dialogare”, ma se ti annullano…sparisci semplicemente.
Grandissima Giorgia!! Queste sono le risposte giuste (vedi anche la risposta alla Boldrini, che se fossi in lei mi andrei a nascondere per la vergogna) a coloro il quale calpestano tutti i giorni il nostro tricolore, inginocchiandosi alla Germania in maniera imbarazzante. Questi signori non hanno ancora capito che unire popoli con culture, modi di pensare, modi di fare e tradizioni diverse è impossibile. I rapporti commerciali è giusto che ci siano, ma entro i miei confini le regole le detto io. Riprendiamoci la nostra patria!!