Ci appelliamo a Centinaio perchè sostenga i produttori del prosecco doc

Una notizia passata quasi in silenzio. Le aziende vitinicole del Nordest italiano, che appartengono al Consorzio Prosecco doc, hanno messo al bando il glifosato, un fertilizzante agricolo utilizzato ampliamente in Canada e che, nel caso della ratifica dell’accordo Ceta, invaderebbe il mercato europeo ed italiano. Il Ministero dell’Agricoltura, però, non ha ancora deciso se accogliere la decisione del Consorzio, con la quale non solo chi usa il glifosato verrà sanzionato, ma non potrà nemmeno produrre il Prosecco Doc. Ci appelliamo al ministro Centinaio perché si attivi il prima possibile per sostenere questi produttori, che rifiutano le scorciatoie e contribuiscono così a tenere alta la qualità del marchio italiano.

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2 commenti

    • Crocetti Riccardo il 14 Agosto 2018 alle 20:36
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    Mi associo all’appello.

    • Franco Cordiale il 15 Agosto 2018 alle 09:28
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    Sono pienamente d’accordo. Nella società globalizzata dei consumi, la fortuna di un prodotto dipende (viene fatta dipendere) dal martellamento pubblicitario e dalla forza delle rete distributiva: vedi Amazon. Ma la QUALITA’ viene spesso sacrificata e ridotta a limitati consumi “di nicchia”. Questo é il MALE da combattere per la nostra produzione: vino, olio, frutta, formaggi, latte: l’intero settore agro-alimentare. I padroni del GLOBALISMO ci stanno uccidendo! Solo la CONSAPEVOLEZZA di produttori e consumatori INTELLIGENTI (e governi che appoggino tale consapevolezza) potrà invertire la tendenza! Basti pensare a quante schifezze e porcherie chimiche ingurgita la italica gioventù, la più alienata e massificata in fatto di consumi ! Quanti giovani ambosessi col fegato spappolato dai “drink” delle “happy hours” ed da quelli notturni nelle discoteche, dove non si beve certo prosecco… ! E’ questo che vogliamo ?

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