Tav, ‘buco per Lione’ la dice lunga su competenza Toninelli (video)

Sentire il ministro delle infrastrutture definire ‘un buco per arrivare a Lione’ un’opera che di fatto lega l’Italia al commercio europeo dei prossimi decenni, la dice lunga sulla sua competenza. E’ una situazione in cui entrambi i partiti, che fanno parte della maggioranza, vogliono far credere di avere avuto ragione loro e in tutto questo però la situazione rimane sospesa e noi abbiamo un’opera fondamentale per il futuro dell’Italia che non sappiamo che fine farà. Io penso che vada costruita perché significa rimanere ancorati al commercio e trasporti dei prossimi decenni. Penso che l’alta velocità debba arrivare più giù di Salerno, che bisogna costruire il ponte sullo Stretto di Messina, che l’Italia dovrebbe lavorare molto sulle infrastrutture perché ha una posizione geografica fortunatissima che purtroppo non riusciamo a sfruttare per l’assenza di infrastrutture.

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5 commenti

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    • Pino 007 il 12 Marzo 2019 alle 03:42
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    Non e’ necessario essere fascista per capire che gli italiani hanno bisogno del manganello. Ci vuole chi ,con fermezza ,possa dirigere questo popolo sovrano, ( che di sovrano ha ben poco in questo momento).Nessun governo puo’ essere un buon governo se non ha una buona e sana opposizione. Ma la nostra opposizione e’ solo una bagarre di ignoranti, comunisti, grillini, verdi, preti ed altro. Quindi ditemi voi da dove si dovrebbe incominciare a ripulire.

    • Franco Cordiale il 12 Marzo 2019 alle 08:58
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    Protestare ed arraffare sono due verbi che nel paese di Pulcinella traducono il napoletano “chiagnere e fottere” . I grandi partiti di massa, specie nella loro componente centro meridionale, hanno interpretato appunto questa indole malsana, sconclusionata e profittatrice. Questa italica scuola vede ogni semianalfabeta fare i conti sul voto che gli spetta, giocando sugli zero e virgola. Ad altro non pensa. In altro non crede. Ma questo è criterio generalizzato. La prima causa di perdita di sovranita’ e’ appunto nel protestantismo di vocazione su tutto, pur di racimolare qualcosa. Le grandi opere non sono capite nella loro funzione e nei loro costi effettivi. Si grida solo allo scandalo, visto che i soldi per costruirle non vanno nelle tasche di Pasqualino o di Peppuccio. Un partito come il 5 stelle corrisponde in pieno a tale tipologia. Infatti in nome del loro “reddito di cittadinanza” stanno bloccando tutto. Come dicessero “ma che ce ne fotte a ‘nnuie?

    • Giovanni il 12 Marzo 2019 alle 09:58
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    Le battute del ministro Toninelli lasciano il tempo che trovano…. La cosa grave è che lui è convinto delle minchiate che dice

    • Franco il 12 Marzo 2019 alle 12:15
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    Quanto asserito è condivisibile al cento per cento. Per il Ponte sullo Stretto di Messina, occorre prima superare gli interessi dei traghetti, che hanno sempre boicottato l’idea del Ponte. Forse per collegare la Sicilia al Continente, bisognerebbe, costruire un tunnel sottomarino da Salerno a Capo D’Orlando e
    così si supererebbero tutte le difficoltà e credo anche gli interessi economici dei traghettatori Caronte ed altri……………..

    • Franco Cordiale il 12 Marzo 2019 alle 17:54
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    Non a caso in Turchia il ponte sul Bosforo ce lo hanno da tempo. Ed e’ anche zona altamente sismica. La Scozia e’ collegata con un ponte all’isola di Sky. Altri importanti ponti nel mondo. Le grandi opere non sono una burletta. Se occorrono. Fatte come si deve.

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