46 anni dopo ricordiamo fratelli Mattei, vittime innocenti dell’odio ideologico comunista

A 46 anni dal rogo di Primavalle, uno dei crimini più orrendi degli anni di piombo, ricordiamo Stefano e Virgilio Mattei, 8 e 22 anni, bruciati vivi nell’incendio dello loro casa appiccato nella notte dai militanti di Potere operaio. Vittime innocenti dell’odio ideologico comunista e della giustizia italiana.

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3 commenti

    • Gino Cerutti il 16 Aprile 2019 alle 20:36
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    Fratelli Mattei, ma anche Sergio Ramelli… Ma anche quanti morirono ammazzati in altri schieramenti. E quanti morirono uccisi tra le Forze dell’ordine. A cominciare da Antonio Annarumma, massacrato con un tubolare da ponteggio davanti al Lirico di Milano, il 19 novembre 1969 in pieno “autunno caldo”. L’ assassino non venne mai scoperto. Chi fu il regista di tale atroce stillicidio, culminante nelle bombe e nelle stragi? Vedo i TV i miserabili e cialtroneschi paladini della chiave inglese di ieri, tipo il Casarini. Ora pretendono il numero identificativo sulla divisa di agenti e carabinieri. Proprio costoro! Da che pulpito!! Mandiamoli in Africa. Biglietto di sola andata.

    • Pino 007 il 17 Aprile 2019 alle 01:19
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    Credo che se ad una qualsiasi persona sana di mente gli si parlasse di questo…… automaticamente direbbe…… questa gentaglia va presa e crocefissa. Su per giu’ siamo intorno a sessanta milioni di italiani, di questi l’ottanta per cento sono comunisti o tali, come pensate di avere un’Italia democratica? Ecco perche’ hanno paura del manganello e odiano tutto cio’ che sia correttezza, giustizia e onesta’.

    • Sandro Cecconi il 17 Aprile 2019 alle 12:04
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    E dopo 46 anni la sinistra italiota è rimasta la medesima culturalmente e ideologicamente parlando. E sarà sempre così.

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