Giorgia Meloni a «La Stampa»: «Complimenti a Vox: insieme a loro nella famiglia dei conservatori. FdI pronto a cambiare tutto in Europa»

Intervista di Andrea Carugati 

«Sono entusiasta per il risultato di Vox, ora li aspettiamo nella famiglia europea dei Conservatori: insieme potremo ribaltare la maggioranza che ha governato l’Ue fino a oggi». Giorgia Meloni ha appena terminato un comizio a Reggio Calabria. Compulsa sul cellulare i risultati in arrivo dalla Spagna, la percentuale attribuita ai cugini – attorno al 10% – è «un risultato storico» e quasi le scatta un moto d’invidia: «Siamo nati tutti e due nel 2013, loro da una costola dei Popolari e noi del Pdl, speriamo di arrivare presto anche noi alla doppia cifra…».

Cosa vi unisce a Vox? «Un’infinità di punti di contatto, abbiamo rapporti da tempo, li ho ospitati a Roma, lavoriamo a strategie comuni per un asse sovranista del Mediterraneo che prima non c’era. I temi sono quelli della destra politica: unità e identità della nazione, famiglia naturale, stop all’immigrazione, radici cristiane, no all’islamizzazione. Europa come confederazione di stati sovrani. Credo che il successo di Vox nasca in gran parte dalle battaglie contro l’indipendenza della Catalogna e dalla reazione a leggi sulla famiglia, come i matrimoni gay, o alle proposte sull’utero in affitto, molto lontane dall’idea tradizionale».

Vox ha avuto campo libero, in Italia il sovranismo è monopolizzato dalla Lega. «Non è così, per essere sovranista devi credere nella nazione e nella sua unità. Salvini dai tempi della Padania e della secessione ha fatto un lavoro che rispetto sull’unità nazionale, ma poi erano loro a tifare per i catalani e oggi a non volere il decreto salva-Roma. Diciamo che ogni tanto gli istinti primordiali della Lega tornano fuori. Solo Fratelli d’Italia è sovrapponibile a Vox in Italia».

Quelli di Vox sono antifemministi e antiaborto, lei è l’unica leader donna nella politica italiana. Non si sente un po’ m imbarazzo in questo gemellaggio? «Io mi batto per i diritti delle donne ma non sono certo una femminista. Quelle contestano con livore il congresso della famiglie a Verona dove venivano proposti asili gratis e congedi parentali più lunghi e meglio pagati per le madri. Sull’aborto noi siamo per una piena applicazione della 194, per lasciare che sia la donna a decidere liberamente».

Che segnale arriva da Madrid per l’Italia? «Anche questa lezione ci dice che, di fronte alla globalizzazione, ha vita lunga solo chi ha posizioni chiare su grandi questioni come identità, Nazione e famiglia. Mentre chi come i 5 Stelle vive solo sulla rabbia della gente è un fuoco di paglia: loro un giorno stanno con i gilet gialli, un altro con Merkel o coi liberali».

Il vento di destra in Europa sarà fatale per il governo gialloverde? «Come conservatori oggi siamo il terzo gruppo europeo e puntiamo a essere l’anello di collegamento per una nuova maggioranza con popolari e populisti. Quanto all’Italia, non tifo per la crisi di governo. Dico solo che se alle Europee ci sarà un risultato forte di Fdl sarà chiaro a tutti che è possibile una maggioranza senza i 5 stelle. Poi ognuno si assumerà le sue responsabilità… ».