Fisco, altro che riduzione tasse per ceto medio, FdI continua a chiedere choc fiscale autentico

Leggo che tra gli obiettivi principali del ministro Tria figura ‘la riduzione delle tasse per il ceto medio’. Vorrei fargli sommessamente notare che anche ipotizzando che nel 2020 i risparmi di quota 100 e del reddito di cittadinanza arrivino addirittura a 7 miliardi (la metà di quanto messo a bilancio per i due provvedimenti), e che le maggiori entrate rispetto alle previsioni per lo Stato arrivino a 5 miliardi (il doppio di quest’anno), si tratterebbe purtroppo di un’idea non realizzabile. Dato l’impegno a ridurre il deficit al 2,1% che il suo governo ha confermato all’Unione Europea, continuerebbero a mancare all’appello 11 miliardi per evitare l’aumento dell’Iva dal 22 al 24%, e di quella agevolata dal 10 al 12%. Caro ministro, altro che riduzione di tasse per il ceto medio, qui purtroppo non riuscite a trovare nemmeno i soldi per evitare l’aumento dell’Iva. Fratelli d’Italia continua a chiedere uno choc fiscale autentico, che faccia ripartire famiglie e imprese italiane, e proprio per questo ribadisce che le prime condizioni per tagliare le tasse sono sospendere i sussidi assistenzialisti come il reddito di cittadinanza e mettere seriamente in discussione il dogma dell’austerità imposto dalla Commissione Europea.

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