Se oggi il Senato ha detto sì al taglio dei parlamentari è grazie al sostegno fondamentale di Fratelli d’Italia. La maggioranza da sola non aveva i numeri in Aula: servivano 161 voti, ne ha espressi solo 159. Solamente grazie al voto di parte delle opposizioni il provvedimento è passato, e in particolare grazie al voto favorevole di Fratelli d’Italia. Ora chiediamo al M5S e alla Lega di dimostrare il nostro stesso buon senso e sostenere le proposte che FdI ha formulato sul piano costituzionale: l’elezione diretta del Presidente della Repubblica e l’abolizione dell’istituto ottocentesco dei senatori a vita.
Lug 11
Riforme, maggioranza senza numeri, taglio parlamentari grazie a FdI
Rispondi Annulla risposta
Archivio Articoli
Galleria Campagna
ancona5
ancona6
ancona7
ancona8
ancona9
ancona10
ancona11
ancona12
ancona13
ancona14
ancona15
ancona16
ancona17
ancona18
ancona19
ancona20
ancona21
ancona22
bari1 (1)
bari1
bari2
bari3
bari4
bari5
bolzano1
bolzano3
bolzano4
bolzano5
bolzano6
bolzano7
cagliari1
cagliari2
cagliari3
cagliari4
cagliari5
cagliari6
cagliari7
cagliari8
cagliari9
cagliari10
cagliari11
cagliari12
cagliari13
caserta1
caserta2
caserta3
Catania1
catania2
catania3
catania4
catania5
catania6
catania7
catania8
catania9
cosenza 24
cosenza10
cosenza11
cosenza12
cosenza13
cosenza14
cosenza15
cosenza16
cosenza20
cosenza21
cosenza22
cosenza23
cosenza25
firenze1
firenze2
firenze3
firenze4
firenze5
firenze6
firenze7
firenze8
firenze11
firenze12
firenze13
firenze14
genova1
genova2
genova3
genova4
matera1
matera2
matera3
matera4
Mestre1
Mestre2
mestre3
milano1
milano2
milano3
perugia1
perugia3
perugia4
perugia5
perugia6
pescara1
pescara2
pescara3
pescara4
pescara5
torino1
torino2
torino3
trento1
trento2
trento3
bolzano2
perugia2
palermo1
palermo2
palermo3
roma1
roma2
roma3
roma4
roma5
Articoli Recenti
- Il Presidente Giorgia Meloni a Bruxelles (video)
- Auguri a Sua Santità Papa Francesco che oggi celebra il decennale del suo Pontificato
- Visita del Presidente Meloni negli Emirati Arabi Uniti
- Nuova Delhi, intervento alla conferenza Raisina Dialogue (traduzione integrale-video in Inglese)
- Governo Meloni – Cabina di regia crisi idrica
- Anniversario dell’avvio della guerra all’Ucraina, videomessaggio del Presidente Meloni (video)
2 commenti
E’ mia convinzione che per andare incontro alle vere attese del Popolo Italiano sia necessario procedere ad una radicale revisione delle nostre Istituzioni, centrali e locali, mediante la partecipazione, permanente e diretta, della SOCIETA’ CIVILE nell’Amministrazione della COSA PUBBLICA.
E, ancora: ritengo sia giunto il momento di proporre al Popolo Italiano un programma completo ed esaustivo, su cui confrontarsi seriamente e differenziarsi nettamente da quanti intendono la politica una opportunità da cui ricavare, in proprio, i più svariati vantaggi.
Su tali presupposti, senza alcuna supponenza o presunzione, trasmetto, in una forzata sintesi, alcuni dei Principi contenuti in un Progetto di Nuova Costituzione il cui testo integrale è possibile scaricare dal sito: http://www.nuovacostituzione.it
Tale Progetto potrebbe costituire lo schema per un dialogo costruttivo tra quanti abbiano interesse alla modernizzazione e moralizzazione del nostro PAESE.
Disponibile per ulteriori chiarimenti
Francesco Carlo BIANCA
MANIFESTO
PER UNA
NUOVA COSTITUZIONE
Il punto centrale delle riforme costituzionali, dolosamente sottaciuto dai mestieranti della politica, è costituito dalla necessità per la Comunità Nazionale di riappropriarsi della SOVRANITA’, da costoro monopolizzata con l’occupazione di tutti gli Organi vitali dello Stato da cui hanno spolpato ogni risorsa materiale, nell’esclusivo interesse personale e delle rispettive Congreghe partitocratiche.
Tale situazione è stata e sarà sempre possibile a causa della pretesa, connaturata al sistema dei Partiti, di considerarsi essi soli i principali interpreti delle aspirazioni e dei bisogni del POPOLO; affermazione palesemente falsa dato che un REGIME di DEMOCRAZIA veramente equilibrato deve poggiare su ambedue i pilastri su cui va fondato il principio di rappresentatività democratica della Comunità: “partitico-elettivo” e “qualitativo-selettivo”, come delineato in una Ipotesi di una “NUOVA COSTITUZIONE” di cui si elencano, in modo non esaustivo, i seguenti PRINCIPI: 1) nei procedimenti di elaborazione e approvazione delle normative legislative-regolamentari assicurarne la rispondenza ai reali interessi della Comunità mediante l’apporto, qualificato sul piano culturale e professionale, di cittadini estranei alla militanza nei Partiti, designati dalle Categorie professionali, produttrici di beni e di servizi; 2) attribuire la Personalità Giuridica di diritto privato alle FORMAZIONI di PARTITO e SINDACALI; 3) ridurre il numero dei membri delle Assemblee Elettive, con limite di partecipazione a due sole legislature nei relativi Consessi; 4) equiparare la normativa economica e previdenziale dei membri delle Assemblee elettive a quella comune in materia di lavoro subordinato e comunque assoggettabile a iniziativa referendaria, abrogativa; 5) eliminare il finanziamento pubblico a favore delle organizzazioni partitiche; 6) istituire un Parlamento Monocamerale composto solo da trecento membri: duecento, espressione delle formazioni di Partito e cento, espressione di una Conferenza Nazionale, rappresentativa delle varie discipline d’insegnamento nelle Università Statali e Libere, nonché degli Ordini e Associazioni Professionali; 7) attribuire al Primo Ministro, Capo dell’esecutivo, poteri di nomina e di revoca dei propri ministri in numero non inferiore a dieci e non superiore a quindici; 8) eleggere il Presidente della Repubblica tra le Personalità, individuate dal Parlamento, estranee alla militanza nei Partiti, che abbiano dato prestigio alla Patria nel campo della cultura umanistica, scientifica, letteraria e artistica; 9) eleggere i Giudici Costituzionali a mezzo di una Conferenza Nazionale dei rappresentanti delle Università Statali e Libere, del Consiglio Nazionale Forense e dei Dottori Commercialisti; 10) fissare al trenta per cento l’aliquota massima applicabile sul reddito netto, tassabile, delle persone fisiche e giuridiche, nel rispetto della principio di progressività delle imposte; 11) eliminare le sovrimposte e le addizionali; 12) applicare le aliquote relative alla imposizione indiretta sui consumi e sui trasferimenti con salvaguardia dei beni vitali dell’esistenza; 13) unificare le giurisdizioni: ordinaria, amministrativa, contabile e tributaria riservando, nei vari gradi di giurisdizione, una percentuale di posti agli avvocati e dottori commercialisti; 14) sopprimere le Regioni e le Province; 15) unire o fondere i Comuni con popolazione residente inferiore ai ventimila abitanti; 16) istituire, in Aree Metropolitane, Enti Amministrativi Territoriali di coordinamento e raccordo intercomunale delle varie attività locali, da costituire con un numero di Comuni non inferiore a venti e popolazione complessiva non inferiore ad un milione di residenti; 17) attribuire direttamente a tali Enti quote di tributi erariali, accertati e riscossi nei rispettivi territori; 18) istituire una Conferenza Nazionale degli Enti Amministrativi Territoriali, per la valutazione comparativa dell’azione amministrativa e gestione dei servizi nelle varie Aree Metropolitane, con il compito di individuare i procedimenti più idonei a garantire la migliore efficienza ed economicità nei servizi erogati.
La realizzazione di tale normativa costituzionale (le cui norme, precettive e programmatiche, andrebbero realizzate per gradi) si rende indispensabile per un reale processo di ristrutturazione e risanamento morale e finanziario degli Organi Costituzionali e della Pubblica Amministrazione che possa permettere la riduzione del DEBITO PUBBLICO entro limiti fisiologicamente accettabili ed eliminare, per quanto possibile, l’attività predatoria di congreghe partitocratiche ormai squalificate.
BIANCA Francesco Carlo (www.nuovacostituzione.it”)
Heilalla !!! Qualche cosa si muove finalmente. Cosa dovrebbero fare questi soggetti nominati a vita al “Senato della Repubblica” per l’Italia? E’ questo un passo obbligato che dopo una legislatura un parlamentare ha accesso al Senato? Prendiamo il caso di Monti o quello di Renzi, dopo aver distrutto e rottamato quello che doveva essere la loro responsabilita’ di salvare il Paese e giustamente buttati fuori, costoro si ritrovano meglio di prima e per il resto della loro vita. Una domanda che da anni mi chiedo, ” Ma a cosa serve il Senato ” ?Che diritto ha il Presidente di nominare senatori ? Che funzione hanno, alcuni di costoro, non essendo politici ? Sarebbe giusto e auspicabile che venga rivista la funzione senatoriale.