Governo, Meloni a La Verità: Conte a casa e subito al voto. Con la Lega dureremmo cinque anni

«Se Conte dovesse mollare, sarebbe molto difficile per il presidente della Repubblica dire che gli italiani non devono scegliersi il prossimo governo. Ci sono i tempi per votare, fare un nuovo governo e aprire la sessione di bilancio. Tutti i sondaggi dicono che dalle urne uscirebbe una maggioranza chiara. Sarebbe un’occasione storica per dare all’Italia uno dei pochissimi governi capaci di durare cinque anni. 
Lo dice in una intervista al quotidiano la Verità il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. 
«Governo Lega e Fratelli d’Italia? Sicuramente. Un governo coeso, compatto e con numeri schiaccianti che può fare le cose coraggiose che servono all’Italia. Gli altri scenari sono tutti preoccupanti. Se Conte rimane, non è uno scenario buono. Se il governo cadesse fuori tempo massimo per votare, ci sarebbe l’ipotesi di un accordo tra Pd e 5 stelle, oppure addirittura di un governo tecnico sostenuto da una specie di Patto del Nazareno allargato ai grillini, cioè lo schema che abbiamo visto in Europa la settimana scorsa. Non starei serena in nessuno di questi casi. Bisogna consentire il voto immediatamente. Oppure il governo si assuma la responsabilità di fare la legge bilancio. Quanto durerà? Non faccio né il commentatore né il veggente. Mi limito a considerare che la scelta di andare avanti sarebbe sbagliata perché graverebbe sulla pelle dei cittadini», spiega Meloni.
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7 commenti

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    • Piero Pierini il 21 Luglio 2019 alle 17:47
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    Sarebbe un dono del Cielo !!! E Berlusconi? Purtroppo è un personaggio duro a cedere e pericoloso. Piero Pierini

    • Francesco Carlo BIANCA il 21 Luglio 2019 alle 18:13
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    LA COSTITUZIONE DEGLI ITALIANI

    Le riforme necessarie per modernizzare e moralizzare l’ Italia
    Settima Edizione
    2005-2019

    Ancora nell’anno 2019, la situazione politico-istituzionale continua a esasperare il conflitto sociale a causa delle mancate riforme, annunciate e mai attuate; intanto, il debito pubblico ha superato i 2000 miliardi di Euro, toccando la percentuale del 132,6 del Prodotto interno Lordo, mentre la spesa aumenta, alimentata dai privilegi di cui continuano a godere i politicanti, che si foraggiano a tutti i livelli, fino ai gruppuscoli a carattere familiare.
    Lo sforzo di qualche uomo politico e la rara Stampa, che si danno carico del disagio in cui versa la Comunità Nazionale, non riescono a smuovere i mestieranti dalla posizione in cui si sono arroccati; mentre le incertezze ideologiche e la mancanza di senso morale impediscono sbocchi risolutivi verso un radicale, nuovo assetto dello Stato, idoneo a risvegliare nella Comunità Nazionale quel senso di idealità, degno di una Nazione civile.
    Da tale premessa discende l’urgenza di promuovere un Secondo Umanesimo il quale, riaffermato il ruolo centrale della Persona Umana nel contesto sociale, permetta alla Comunità di riappropriarsi della Sovranità di cui da tempo risulta surrettiziamente spogliata; sovranità che ha il diritto di esprimere non solo per mezzo della rappresentanza “partitico- elettiva”, la quale, per propria natura, non può che interpretare e tutelare i bisogni e gli interessi, settoriali, delle contrapposte categorie sociali, peraltro collocati in un contingente e limitato orizzonte temporale, ma anche per mezzo della rappresentanza “qualitativa-selettiva”, la quale, invece, anch’essa per propria natura, è portata ad interpretare bisogni e interessi, generali, collocati in un più vasto e duraturo orizzonte temporale, date le finalità di tutela del patrimonio morale, culturale e materiale del Paese, le cui radici affondano nella continuità della sua storia.
    A questo punto è necessario prendere atto che con il miserevole tramonto delle ideologie, false e bugiarde, l’organizzazione dello Stato, quale strumento di proiezione materiale della Comunità, non è più soltanto un fatto ideologico quanto, piuttosto, una necessità tecnico-giuridica, funzionale ai fini dell’auspicata giustizia sociale, senza la quale ci attende il baratro del fallimento.
    In conclusione, la rappresentanza politica non può più essere attribuita ai soli Partiti in modo monopolistico, (peraltro, giuridicamente assimilati a semplici associazioni di fatto a livello di squadrette calcistiche di borgata), ma anche alle Organizzazioni Laiche, produttrici di beni e di servizi, più qualificate per le loro specificità professionali a concorrere in modo concreto e incisivo all’elaborazione e approvazione di progetti di riforma che corrispondano ai reali interessi dei cittadini.
    In concreto
    sul piano dell’Organizzazione dello Stato
    realizzare:
    1) la riduzione del numero dei membri di tutte le Assemblee Elettive, politiche e amministrative, con l’attiva partecipazione in tali Consessi di qualificati cittadini, estranei alla militanza nei partiti, idonei a conferire una più convincente legittimità ai procedimenti di formazione della volontà popolare; 2) l’attribuzione della personalità giuridica di diritto privato alle formazioni politiche che intendano partecipare alle tornate elettorali; 3) l’ineleggibilità alle cariche elettive di coloro che, in via definitiva, siano stati condannati per delitto doloso a una pena non inferiore a due anni; 4) l’ineleggibilità alle cariche elettive, fino ai due anni successivi all’effettiva cessazione delle funzioni e risoluzione del rapporto di lavoro, dei cittadini che rivestano cariche pubbliche di particolare importanza e visibilità; 4) l’equiparazione della normativa economica e previdenziale dei membri delle Assemblee elettive a quella comune in materia di lavoro subordinato, comunque assoggettabile alla iniziativa referendaria, abrogativa, con l’eliminazione di qualsiasi finanziamento pubblico ai Partiti; 5) l’istituzione di un Parlamento, monocamerale, formato da trecento membri: duecento, eletti dal Popolo per due sole legislature, e cento, designati dagli Ordini e Associazioni professionali per una sola legislatura; 6) l’applicazione al trenta per cento dell’aliquota massima sul reddito netto, tassabile, delle persone fisiche e giuridiche, nel
    rispetto del principio di progressività dell’imposte, con la salvaguardia dei beni vitali dell’esistenza nei settori dell’imposizione indiretta sui consumi e sui trasferimenti; 7) l’assoggettamento ad aliquote speciali dei profitti derivanti da attività speculative; 8) l’eliminazione delle sovraimposte e delle addizionali su qualsiasi forma d’imposizione fiscale; 9) l’attribuzione al Primo Ministro, Capo dell’Esecutivo, dell’intera responsabilità politica nell’azione di governo, con poteri di nomina e di revoca dei propri ministri, di numero non inferiore a dieci e non superiore a quindici; 10) l’istituzione della figura di un “Capo della Opposizione” e di un suo “governo ombra”; 11) l’individuazione del Presidente della Repubblica tra le Personalità, estranee alla militanza nei Partiti, che abbiano acquistato meriti per aver dato lustro alla Patria nel campo umanistico, scientifico, letterario e artistico; 12) la riorganizzazione della Pubblica amministrazione in cui il Consiglio di Stato e la Corte dei Conti, dismesse le funzioni di giudici speciali, svolgano, il primo, funzioni di Consulenza e di Alta Dirigenza nell’Amministrazione della Cosa Pubblica e il secondo, funzioni di Supremo Organo di controllo, preventivo e successivo, di legittimità e di merito, sugli atti che comportino spese a carico degli Enti Pubblici e di quegli Enti privati che, a qualsiasi titolo, amministrino beni o denaro pubblico;
    sul piano della Giustizia
    realizzare:
    13) l’unificazione delle giurisdizioni: ordinaria, amministrativa, contabile, tributaria, e l’istituzione di un Ordine Giudiziario costituito dalla sola Magistratura Giudicante; 14) l’immissione, nei vari gradi di giurisdizione, di giudici e pubblici ministeri reclutati tra gli avvocati e i dottori commercialisti; 15) l’istituzione del Promotore di Giustizia, Pubblico ministero, quale rappresentante della Comunità Nazionale per la proposizione dei giudizi di responsabilità a carico dei magistrati e dei pubblici ministeri; 16) l’attribuzione all’Avvocatura dello Stato di nuove competenze in materia di consulenza, assistenza e rappresentanza in giudizio; 17) l’elezione dei giudici della Corte Costituzionale a mezzo di una Conferenza Nazionale delle Università Statali e Libere, degli Ordini Nazionali Forensi e dei Commercialisti tra le Personalità Eminenti dei suddetti Ordini, estranei alla militanza nei Partiti;
    sul piano dell’Amministrazione Locale
    realizzare:
    18) la soppressione delle Regioni, delle Province, la fusione o unione dei Comuni con popolazione residente inferiore ai ventimila abitanti; 19) l’istituzione, quali Enti di Coordinamento e di raccordo intercomunale delle varie attività locali, di Conferenze Permanenti in Aree Territoriali Metropolitane che abbiano un numero di Comuni non inferiore a venti e di abitanti non inferiore ad un milione; 20) l’attuazione del federalismo fiscale, mediante l’attribuzione diretta a ciascuna Area Territoriale Metropolitana, di quote di tributi erariali, accertati e riscossi nel rispettivo territorio; 20) l’istituzione di una Conferenza Nazionale Permanente delle Aree Territoriali Metropolitane per la valutazione comparativa dell’azione amministrativa e gestione dei servizi nelle varie Aree e il compito di individuare i procedimenti più idonei a garantire le migliore efficienza ed economicità dei servizi erogati.

    La realizzazione di tale normativa si rende ormai indispensabile per un reale processo di risanamento, morale e finanziario, che possa permettere di ridurre il debito pubblico entro limiti fisiologicamente accettabili ed eliminare, per quanto possibile, l’attività predatoria di congreghe partitocratiche, da tempo squalificate.

    Francesco Carlo BIANCA

    • Gino Cerutti il 22 Luglio 2019 alle 09:20
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    ELEZIONI ANTICIPATE E CINQUESTALLE A CASA ! PRIMA SI FARA’ E MEGLIO SARA’, NON SERVE AGGIUNGERE ALTRO.

    • Franco Cordiale il 22 Luglio 2019 alle 09:24
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    Tra Lega e Forza Italia del caro Berlusca, Fratelli si porrebbe quale AGO DELLA BILANCIA. Nell’attuale fase storica dove il piano di distruzione della sovranità italiana a conduzione UE – PD – VATICANO DI BERGOGLIO sta avendo pieno e drammatico corso, sarebbe proprio la risposta che ci vuole. VIVA L’ITALIA !!

    • Federico Puglia il 22 Luglio 2019 alle 20:27
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    Fratelli d’Italia deve pensare a continuare ad essere il fronte sociale che difende i più Deboli, i più Laboriosi ed i più Meritevoli. Il resto lo faranno un Pd. una Forza Italia divisi al proprio interno su tutto ed, alcuni ministri di M5S che non penso la Lega, voglia ancora condividerne la follia e l’impreparazione. Inoltre, di Giorgia Meloni ho una fiducia senza confini e, sono sicuro che farà effettuare al Partito le scelte Migliori!

    • giacomo il 7 Settembre 2019 alle 10:49
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    mi dispiace molto giorgia, ma per amor del vero o per lo meno, “LA VERITA CUI RITENGO, SIA TALE, questo presidente è convinto di poter esercitare la qualunque solo perchè è presidente forse crede di essere nella repubblica presidenziale, comunque è abbastanza inesperto in materia, è di parte e favorisce il PD, quando Lui è stato sempre DEMOCRISTIANO secondo mè nessun presidente può ripetere per due volte il suo mandato perchè deve avere un età superiore ai 50 anni, per dire che son tutti inesperti a varcare quella soglia………..

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