Governo, alleanze si fanno prima delle elezioni, si può votare in tempi rapidi e avere maggioranza chiara

Che succede se Salvini dopo il voto non ha i numeri per governare da solo? Per come la vedo io, le alleanze si fanno prima delle elezioni, non dopo. Non ripetiamo gli errori che hanno generato questo governo. Io dico che chiarirò le alleanze prima delle elezioni, è un segno di rispetto nei confronti dei cittadini. Anche perché dopo il voto può accadere di tutto, e rischiamo di tornare al punto di partenza. Anche per questo considero la possibilità di una corsa in solitaria una opzione prevalentemente giornalistica. Forza Italia? Bisogna parlarne. Le posizioni non sono ancora chiare. Avevamo chiesto delucidazioni: non sono arrivate. Anzi mi pare che Silvio Berlusconi, lanciando l’Altra Italia, si stia dedicando a prendere le distanze dalla destra, più che dalla sinistra.

Un governo di ‘garanzia, elettorale o per le riforme’? Sarebbe scandaloso, uno schiaffo per la democrazia. Bisognerà vigilare. Qualcuno potrebbe utilizzare il periodo estivo per prendere tempo e inventarsi giochi di palazzo. Non si capisce perché dovremmo formare un governo che resti in carica solo qualche mese: servirebbe solo ad assicurare la poltrona a chi teme di non essere rieletto o magari consentirebbe a certi poteri che non nulla hanno a che fare con la sovranità popolare di dettare legge. Si può votare in tempi rapidi e dalle urne uscirebbe una maggioranza chiara a sostegno di un governo solido. Con forze politiche che vantano grandi convergenze programmatiche. Sono convinta che questo nuovo governo sarebbe pronto a durare cinque anni. In questa campagna elettorale insisteremo soprattutto sull’economia. Spiegheremo la nostra ricetta economica di stampo trumpiano: choc fiscale, investimenti pubblici, difesa delle aziende tricolore. Mi piacerebbe tornare a parlare di miracolo italiano.

«Ad Atreju, che torna a Roma dal 20 al 22 settembre, daremo voce a quell’Italia che guarda verso il cielo e pensa ancora in grande e non crede di essere all’ultima spiaggia. Insomma, rispolveriamo un po’ di orgoglio nazionale», conclude Meloni.

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4 commenti

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    • giacomo il 12 Agosto 2019 alle 16:08
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    ad Atreju in settembre sarà la nostra speranza…..

    • Alberto Busato il 12 Agosto 2019 alle 17:27
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    Approvo! Dopotutto, la logica non si può che approvare.

    • Corrado Pasetti il 12 Agosto 2019 alle 17:53
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    Berlusconi sia chiaro se vuole andare a destra o dritto contro un muro.
    Diamoci da fare tutti assieme e in guardia con inciuci vari, visto che in certi palazzi sono dei veri specialisti. Vere alleanze di destra con una chiara politica della destra sociale altro non c’é da dire.

    • Franco Cordiale il 14 Agosto 2019 alle 16:55
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    PUNTI PROGRAMMATICI. Non credo che Berlusconi li rifiuterebbe. 1) Sovranita’ nazionale e sovranità popolare: SONO I CITTADINI ELETTORI a decidere il GOVERNO DEL PAESE. 2) la Costituzione italiana PRECEDE QUANTO DECRETATO DALLA UNIONE EUROPEA. Vale per la Germania: e per l’Italia no ? 3) FAVORIRE IL DIRITTO DI IMPRESA ED UN SISTEMA EFFICACE DI TASSAZIONI E BUROCRAZIA. La questione fiscale e burocratica: ordine ed equità. RILANCIARE LE IMPRESE ITALIANE, spesso legate al territorio ed alle produzioni locali. No all’import selvaggio di prodotti senza tracciabilità e con marchi contraffatti. NO ALLA CINESIZZAZIONE DELL’ECONOMIA ITALIANA E ALLA DELOCALIZZAZIONE ALL’ESTERO DELLE IMPRESE ITALIANE. 4) Giustizia: NO AL CAOS e alla legge dei cavilli e degli avvocati ! CERTEZZA DELLA PENA contro il crimine, specie se abietto contro le categorie più deboli: es anziani e bambini: Bibiano insegna. Contro l’IMPUNITA’ DEI DELINQUENTI, italiani o stranieri che siano. 5) DIFESA DEI CONFINI CONTRO LA TRATTA DEI NUOVI SCHIAVI. Rispedire al mittente le “racchette crucche” ed i Richard Gere venuti a farsi pubblicità a spese nostre e a casa nostra.

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