Whirlpool, ennesimo tradimento M5s nei confronti di lavoratori e famiglie. Grillini mentitori serialim chiedano scusa e vadano a casa

Con Whirlpool l’ennesimo tradimento del Movimento 5 Stelle nei confronti di tanti lavoratori e famiglie ingannati dalle loro promesse. I mentitori seriali dei 5 Stelle chiedano scusa e vadano a casa una volta per tutte.

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2 commenti

    • Pino 007 il 17 Ottobre 2019 alle 05:04
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    La giuistizia….. Cosa vuol dire , mandiamoli a casa e che chiedano scusa? E le indagini, il riportare il maltolto, 20/30 anni di galera, e perche’ no, un centinaio di frustate davanti alla popolazione in una pubblica piazza una domenica mattina dopo la messa del mezzogiorno? Giustizia ….. mi viene da ridere!!!!

    • Federico Puglia il 17 Ottobre 2019 alle 11:02
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    Se non sono chiare neanche ai Leader, a partire da Di Maio per arrivare al Premier Conte, le regole economiche del periodo storico nel quale viviamo, è molto meglio (per non fare male a chi soffre ed a se stessi, al termine della “recita”) rimanere a fare i comici per Grillo, gli Avvocati per Conte, ed un mestiere nel quale possa essere adatto, Di Maio. Viviamo in una realtà nella quale gli Industriali, piaccia o non piaccia ma è quella che si è scelta dal dopoguerra, della seconda guerra mondiale, si spostano dove oltre alla qualità del prodotto, cercano le vie meno burocratiche per realizzarlo ed il costo complessivo del lavoro (del quale il salario è la variabile minore) rende accettabile i margini dell’attività. Ora, se una delle Persone che mi legge avesse una Società, anche avviata come la Whirlpool, dovesse scegliere la Sede tra l’Italia, con tasse al 40%, interi mesi di pratiche e controlli per avviare l’attività e l’Ungheria, dove le tasse sono al 9% per le Società (e del 15% sulle Persone Fisiche!) e, dopo uno-due giorni ha la licenza per iniziare la stessa, ebbene ditemi con sincerità cosa scegliereste? La Lega, misura concordata con il Centro destra come una delle iniziative vincolanti del programma prima del voto, aveva proposto la flat tax al 15%, pure trascritta nell’accordo comune con M5S nel Conte 1 ma, all’atto della definizione delle misure di bilancio già del 2019, confermata in previsione per il 2020 l’aveva ostacolata: ora, M5S di cosa vuole parlare? Parli, come la triplice CGIL, CISL e UIL, del tradimento (non delle bugie a fini elettorali e di aumento degli iscritti), della propria incapacità e falsa propaganda verso Chi è più Debole, perché prima o poi i nodi verranno al pettine, anche se troveranno tutte le scuse più squallide per non ridare voce agli Elettori!

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