Il 19 gennaio 1969 moriva Jan Palach, simbolo di libertà per tutti i patrioti europei. 52 anni dopo ricordiamo il suo sacrificio, che ha dato forza e coraggio al popolo cecoslovacco nella lotta contro l’invasore sovietico. La storia di Jan è parte integrante della nostra identità ed è un punto di riferimento irrinunciabile del nostro impegno culturale e politico per costruire un’Europa di Nazioni libere e sovrane.
8 commenti
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GRANDE, GIGANTE JAN PALALACH.
UN ESEMPIO DI SENTIMENTO NAZIONALE E CORAGGIO DELLE IDEE.
GRANDE GRANDE GRANDE. VIVRA’ SEMPRE NEI NOSTRI CUORI.
CI EMOZIONA OGGI COME ALLORA.GRANDE
Grazie Giorgia di averlo ricordato in questo giorno di quaquaraqua’
I “compagni” non festeggiano Jan perché è l’esempio del non volersi sottomettere alla dittatura di sinistra;mille volte peggiore di Hitler. Sono così ipocriti,che son capaci di negare che il sole sorge e che la terra gira. Sono solo dei conta balle. E basta vedere il micro omino di Renzi che litiga con Conte ma si astiene,dal voto al senato,perché..perché spera di essere comprato a più alto prezzo. Ominidi
Cara Giorgia, ieri sera l’abbiamo commemorato. Per noi è stato un punto di riferimento, Stavamo attraversando un brutto periodo, Lui ci ha dato la forza di andare avanti. Ricordi chi lo aveva ignorato? Quei signori sono poi stati al governo e abbiamo visto come ci hanno sistemati. Abbiamo praticamente i comunisti “stinti” al governo con nessun diritto di governare. Ma noi non cambieremo, continueremo a combattere in nome di quei giovani che si sono sacrificati per la libertà dal comunismo! Grazie
Sarebbe bene far conoscere la storia delle origini dell’europa, non so’ se questi sciagurati del governo conoscano queste origini .ho i miei dubbi anche in lambito europeo qualche stato europeo
Quanta tristezza e quante vittime ha provocato l’abominio comunista, un’ideologia ipocrita che a tutt’ oggi è il nostro maggior problema. Pensate quanta sofferenza e quanta rabbia porta il comunismo nel cuore di uomo per arrivare a un gesto come quello che ha compiuto questo ragazzo. E’ un martire simbolo della lotta al comunismo e per questo lo onoriamo, riposi in pace.
Morte e morti dimenticati.Quanti in nome di libertà e democrazia sono morti ,e i comunisti italiani che si ergono difensori di libertà e democrazia dove sono ? Cosa fanno ?come si comportano?.Non è certo come si comporta il governo italiano e nemmeno quello del nostro presidente che si rispettano questi valori .Inutile sbandierarli in ogni frase ,in ogni discorso (compreso “per il bene dell,Italia” ) quando poi volontariamente si calpestano.
Oggi assai difficilmente saremmo portati al sacrificio estremo del martirio. Il sistema ci fa credere liberi e felici nel consumismo, a prezzo del nostro oggettivo RIMBECILLIMENTO. E tutta la litania buonista fatta di “accoglienze, tolleranze, inclusioni, aperture, no border, open society…” si traduce nello svaporamento di ogni IDENTITA’ E CONSAPEVOLEZZA DI NOI STESSI. CI adagia nell’ottundimento idiota e nel conformismo ebete, sradicando da noi medesimi ogni motivo per TESTIMONIARE QUALCOSA IN CUI CREDERE, facendo giuste scelte di campo tra cio’ che e’ bene e cio’ che e’ male. Rimane questa finta etica del sorriso a 360 gradi, di cui l’argentino bianco vestito parrebbe somma espressione. E la retorica del “tutti fratelli nella grande famiglia umana”… Quando invece la politica ed il potere sono piu’ spietati e cinici di sempre. Credete che i gesuiti non lo sappiano.?