“Unimpresa” denuncia che 750 mila lavoratori dell’artigianato aspettano la cassa integrazione Covid da ottobre 2020. Sono più di cinque mesi che non ricevono un euro per colpa di “un ostacolo di natura tecnica”. È inaccettabile che la burocrazia blocchi la cassa integrazione a centinaia di migliaia di lavoratori mentre il Governo ha poteri praticamente illimitati con la scusa del Covid. Se con un DPCM chiudono le attività e impediscono agli italiani di uscire di casa, con un DPCM possono pure pagare la cassa integrazione a chi la aspetta da mesi e non sa come andare avanti. Fratelli d’Italia presenterà una interrogazione urgente su questo scandalo. Da parte mia la piena solidarietà ai lavoratori dell’Artigianato dimenticati dal Governo».
Mar 08
7 commenti
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Cara Giorgia,l’importante per chi ci governa è; a cominciare da Mattarella all’ultimo dei 5S e PD ,di vivere nel lusso e fregarsene di chi non ha nemmeno un piatto di pasta a tavola. Questi se ne strafottono dei poveri lavoratori che arricchiscono loro ed i loro amici “imprenditori”,banchieri e farabutti vari. Questi maledetti,non fanno il dovuto doveroso lavoro per cui sono strapagati. Io?Invalido 66/99% con 10 operazioni,impossibilitato a calzare scarpe mettere calzini e se cado mi debbono aiutare altrimenti lì rimango;ebbene,non mi hanno riconosciuto l’accompagnamento=405 euro al mese.Fanno schifo e credimi, ho 80 anni ma non ho mai visto politicanti più inutili e parassiti di questi odierni. Ma poi mi domando:Ma è mai possibile che siamo tanto pecoroni da prendercela nel di dietro e solo blaterare?……..
Questo emendamento rappresenta la verifica o meno, per il nuovo Governo, sulla
a Sua serietà e credibilità. Sei mesi senza ricevere alcu n reddito, per Chi vive sul proprio lavoro,, non è una questione trattabile in qualche Salotto bene, magari davanti alla TV cin Barbara D’Urso. Se l’emendamento non avrà seguito o risposta da parte del Governo, non avrò più alcuna fiducia anche nello stesso, perlomeno sulla onestà delle Loro intenzioni.
Conte & combriccola avevano raccolto una vastissima audience (come è di moda dire forbitamente adesso) promettendo mari e monti in aiuti.
Peccato essersi “dimenticati” oltre 500 Decreti attuativi, senza i quali… sono rimaste solo le vane promesse. Perso 1 anno INUTILMENTE.
Sicuri che sia tutta e sola colpa della pandemia ????
Che si vergognino e spariscano.
Buona sera Giorgia, anche noi persone fragili stiamo aspettando rinnovino il DPCM scaduto il 28 febbraio per esser coperti con il V07 art 26 comma 2 e 2 bis del CD decreto cura Italia …. è una VERGOGNA chi nn può lavorare da casa nn ha alcuna COPERTURA e rischiamo pure il licenziamento!!! Abbiamo bisogno di AIUTO è una situazione nn sostenibile e ci sentiamo molto presi in giro visto che il DPCM ci ha coperti solo dal 1 gennaio al 28 febbraio… è UMILIANTE e nn dignitoso!!!!
Esattamente: chi non può lavorare da casa non ha alcuna copertura. Questa condizione accomuna i lavoratori dell’ artigianato e le microimprese partita iva come me (p iva cessata a fine anno).
Facendo mie tutte le condivisibili considerazioni e i commenti fin qui espressi aggiungo che FdI, nella autorevole persona della sua Leader Meloni, è ormai l’unico motivo per il quale io non abbia ancora simbolicamente strappato la mia tessera elettorale…non sono arrabbiato ma i*******o nero!
Ho una tale voglia di votare che nel tracciare la X al seggio, gli scaverò il legno!
Ma ragazzi, non spariamo sempre sul governo che pure ha sempre buone ragioni per essere chiamato in causa (per lo meno quando non vigila e permette agli Istituti preposti di fare anzi non fare nulla!
So di 4 persone che lavorano presso un bar trattoria che è stato costretto a chiudere il 16/11/2020 e malgrado ripetute pec al competente INPS non è ancora riuscito a presentare la domanda di CIGD
per ila chiusura durata fino al 31/01/2021.
In compenso alla seconda pec per spiegare che il modulo SR100 del sito inps ha qualche problema, un funzionario inps invita l’impresa a rivolgersi ad un Consulente del Lavoro abilitato per risolvere il problema.
Mi sembra doveroso chiarire che i professionisti costano e che l’azienda che fin qui ha fatto senza, non deve essere ricattata da qualche professionista che per quella domanda pretende, per presentarla, gli sia affidato il pacchetto paghe (4 buste al mese). L’inps con la telematizzazione del 2002 ha probabilmente risparmiato miglionate di Euro non per la telematizzazione in se ma solo perchè ha caricato di lavoro le aziende costrette a fornire i dati che richiede ai datori di lavoro così come li vuole la sua dirigenza e nessuno ha finto di accorgersi che nell’operazione ha violato l’art. 3 della Costituzione creando due ceti sociali : i dipendenti ai quali tutto è dovuto (devono solo prestare il loro lavoro retribuito e per il resto pensa tutto il datore di lavoro “a gratis!”) e, appunto, la parte imprenditoriale (datori di lavoro) che devono tempestivamente e senza alcun compenso predisporre quello che INPS vuole, Quando inps Schiocca le dita le aziende devono eseguire, senza alcun compenso ma, con rigore, se sbagliano sono sanzionate quando non sono responsabili patrimonialmente se vanno fuori termine (vedasi CIGD che notoriamente è erogata a dipendenti di piccole imprese che non hanno la CIGO, quindi non hanno alcun obbligo contrattuale ma stanno rispondendo GRATIS alle direttive dell’inps che non è organo legiferante dello Stato). Ma quel che è grave e che mi domando è: Ma i “signori dell’INPS” (super dirigenti strapagati) non si sono mai chiesti come fanno le aziende a compilare gli uniemens e quant’altro ( esempio gg. di Cassa integrazione guadagni ?)
TUTTO PARTE DALLE BUSTE PAGA E CON IL LAVORO SI ARRIVA A DARE TUTTI I DATI CHE RICHIEDONO! ma allora basterebbe che inps fornisse alle imprese, tutte, un programma messo nella nuvola al quale i datori di lavoro (grandi e piccoli) attingono ogni mese per compilare le buste paga dei dipendenti , e passato il 16 (giorno di pagamento dei contributi), chiudano il file e trasmettono (lasciano a disposizione ) del programma CENTRALE
inps i file contenete le B.P così che il “cervellone” inps attinga da quei file tutte le notizie che gli interessano (dalle presenze alle malattie, agli infortuni e alle assenze covid compreso, ecc.ecc.)
Questo doveva essere la telematizzazione !!
Ma no, si sarebbero falcidiate le case di software e allora hanno lasciato che i nuovi schiavi facessero i servi dell’altro ceto sociale con il beneplacito dei vari Capi di Stato (garanti della Costituzione!)
Per tornare al nostro caso: con un sistema come sopra spiegato il 20 di ogni mese INPS sarebbe in grado di aver recepito quante ore di CIG va pagato a tizio e a caio e per il 30 del mese aver disposto l’accredito sul c/c di ogni dipendente !! MI SEMBRA SEMPLICE E IL PERSONALE PER FARE QUESTI PROGRAMMI LO STATO CE L’HA! E STRAPAGATO! INVECE NO!:
AL DATORE DI LAVORO è AFFIDATO IL COMPITO DI PRESENTARE LA DOMANDA , ASPETTARE CHE L’INPS LA VALUTI E LA ACCETTI, CHE COMUNICHI ALLA DITTA LA SUA APPROVAZIONE O DINIEGO E CHE L’AZIENDA PRESENTI, PER OGNI LAVORATORE DIPENDENTE, IL MODULO SR41 CON IL DETTAGLIO (COME LO VUOLE INPS) DELLE ASSENZE (PRATICAMENTE UNA COPIA DELLE PRESENZE DELLA BUSTA PAGA, PER LE RETRIBUZIONI CON I RICARICHE PER 13^ E 14^) : MA VI RENDETE CONTO CHE TUTTO CIò LE AZIENDE LI RICUPERANO DALLE BUSTE PAGA? QUANTO COSTANO ALLE AZIENDE TUTTI QUESTI DATI? E POI PRETENDONO CHE GLI STRANIERI INVESTANO IN AZIENDE IN ITALIA, MICA SONO SCEMI! A CHI FA IMPRESA IN ITALIA DOVREBBERO METTERE UN STATUA A FUTURA MEMORIA IN OGNI COMUNE!! E LA CHIESA LI DOVREBBE SANTIFICARE (O ALMENO BEATIZZARE) !
COMUNQUE RAGAZZI, SEMPRE VIVA L’ITALIA E LUNGA VITA A TUTTI I SUOI FRATELLI !!
GUIDO
Condivido pienamente il suo discorso , la gente lavora per vivere trovandosi in una situazione drammatica. Avendo avuto un governo che si è trovato impossibilitato davanti a questo un po’ di buonsenso il popolo è stato abbastanza corretto ma dovevano venirgli incontro a questa gente almeno per vivere e non sprecare tanti soldi a casaccio .speriamo draghi un po’ alla volta che argini le malefatte di questi geni del governo precedente.