Giorgia Meloni a «Milano Finanza»:«Tutelare l’assetto strategico, l’autonomia e la governance di Borsa Italiana S.p.A.»

L’editoriale del presidente: «Difendere la sicurezza degli asset strategici anche con il golden power è una priorità»

Esistono asset strategici che uno Stato come l’Italia ha il dovere di tenere ben stretti, perché fondamentali ai fini dell’esistenza stessa della nostra Nazione. Tra questi c’è sicuramente Borsa Italiana S.p.A., la società che si occupa della gestione del mercato azionario italiano e che gestisce importanti dati sensibili sui titoli di Stato, le imprese quotate e migliaia di piccole e medie imprese italiane.

Parliamo di un’importante infrastruttura economico-finanziaria per l’Italia, che però è passata nelle mani del consorzio franco-olandese Euronext, società guidata da personalità legate a doppio filo con lo Stato francese. Un’operazione avvenuta senza tenere in considerazione la presenza di altre offerte che avrebbero dato maggiori garanzie sia sugli investimenti che sulla governance, senza che il Governo Conte abbia ritenuto utile valutare l’ipotesi di una cordata italiana e senza informare il Parlamento.

L’operazione Borsa-Euronext è solo l’ultima di una lunga serie che vede società straniere, prevalentemente francesi, prendere il controllo di “siti sensibili” nazionali. E dare il controllo di Piazza Affari ai francesi vuol dire esporre ancora di più l’Italia ad operazioni di tipo predatorio. Agli osservatori più attenti che seguono le dinamiche economiche dell’UE non sfugge, infatti, che da anni la presenza francese nel tessuto produttivo italiano si è moltiplicata, andando ad occupare ruoli di primo piano anche nelle aziende e nelle infrastrutture strategiche. Ed è noto l’attivismo transalpino sul settore dei servizi bancari e assicurativi italiani, a partire da alcuni importanti dossier aperti: CreVal, Mps, Mediobanca e Assicurazioni Generali. Per questo abbiamo presentato in Parlamento una mozione che approda oggi nell’Aula della Camera. La proposta, che mi vede come prima firmataria e che inizialmente era stata sottoscritta da tutto il centrodestra, chiede al Governo di assumersi alcuni impegni precisi: la tutela dell’assetto strategico, dell’autonomia e della governance di Borsa Italiana S.p.A., la difesa della stabilità finanziaria dell’Italia e dei nostri titoli pubblici e la sicurezza degli asset strategici, attraverso un’applicazione tempestiva delle norme sul golden power. E con lo stesso spirito costruttivo e propositivo di sempre, all’indomani della nascita del governo Draghi Fratelli d’Italia ha chiesto al premier di intervenire con urgenza nell’organizzazione dei nostri servizi per creare una forte struttura di intelligence economica e difendere i nostri asset, tema sul quale, negli ultimi anni, è totalmente mancata un’adeguata attenzione da parte dell’Italia.

Ci auguriamo che su questo tema il Parlamento Italiano si dimostri unito: bisogna tutelare gli interessi italiani e non possiamo consentire che l’Italia perda il controllo di infrastrutture e asset strategici. E ci auguriamo, su questo, di sentire una parola chiara dal presidente Draghi: è anche su questi temi che valuteremo la discontinuità di questo Esecutivo rispetto a chi negli ultimi anni ha trasformato la nostra Nazione in terra di conquista.

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4 commenti

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    • Sandro Cecconi il 7 Aprile 2021 alle 22:42
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    Concordo totalmente.

    • Giovanni PEIS il 8 Aprile 2021 alle 09:04
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    Non sappiamo cosa deciderà Grande Capo Drago Seduto ma sono contento che FdI continui a puntare sul bene anche se è bassa la probabilità di vincere.

    • Vincenzo il 8 Aprile 2021 alle 10:32
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    Come si dimostra, il ritorno al Medio evo è evidente! Le Regioni pensano di poter essere simili agli e la colpa certamente è di quanti accettarono la legge 108/1968, pur se l’idea era molto più vecchia! Per tutto il resto non dimentichiamo che da sempre questa nostra terra è stata campo di battaglia di chi ha potuto e voluto, ragion per cui molti oggi preferiscono ritornare ai tempi che furono, dimenticando quanto sangue è stato versato per creare questa nostra unità!

    • Giorgio il 9 Aprile 2021 alle 17:15
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    E giusto un’organo di controllo che controlli l’economia e speriamo draghi che è il suo settore che rimetta a posto i danni che hanno fatto quei beduini del governo precedente.

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