Pronti a sostenere le #imprese che creano lavoro. In Italia le #tasse sul #lavoro sono troppo alte. Bisogna ridurre il cuneo fiscale, aumentare le buste paga ai lavoratori. Come? Facendo pagare allo Stato – a determinate condizioni – parte dei contributi previdenziali a carico dell’impresa e del lavoratore. E bisogna fare di più: premiare le imprese che assumono, secondo il principio del “più assumi, meno tasse paghi”, partendo da un meccanismo di super deduzione del costo del lavoro per chi aumenta il numero degli occupati rispetto agli anni precedenti.
8 commenti
Vai al modulo dei commenti
Tutte cose giustissime, sono d’ accordo. Ma non dice nulla sui costi di esercizio, sul rincaro delle bollette, sui costi dell’ energia che è fondamentale per quasi tutte le imprese. Magari con una politica di non sudditanza agli U.S.A. di Biden, con una neutralità per le guerre di altri, con l’eliminazione di Green pass e di altre diavolerie di controlli elettronici, con la libertà di cure mediche, forse il quadro sarebbe migliore…………
Stimata Giorgia, io sono di destra dal 1955, mi prendevo le “mazzate” dagli operai dell’ILVA di Bagnoli. Quello che ho capito, nel mio cervelletto, è che in una democrazia, il compito più gravoso ed importante per il popolo; è la sinistra in Parlamento. Ma deve essere all’opposizione e deve fare una opposizione creativa e valida per i lavoratori. La destra sa solo creare lavoro e impresa e reddito ;ma come tutti gli esseri umani ,vorrebbe anche succhiare il sangue ai dipendenti; ed ecco che è IMPORTANTISSIMA ,l’opposizione della sinistra. Ma, quando succede come in Italia da oltre 40 anni (1979, centro sinistra) ecco che la sinistra non è all’altezza di creare PIL e solo di tassare; ma poi a chi colpisce? Solo al popolo ,medio o povero ,perché le tasse anche al 35% di IVA, benzina a 5 euro , ad un Berlusconi, fanno il solletico; ma è il povero operaio a 1.200-1.400 euro al mese con famiglia che rende sempre più povero. Io, se fossi Letta, farei la campagna acquisti (loro fanno così) non parlando proprio di altre tasse. Sulla casa, non sono i multiproprietari a subire danno; ma la famiglia che ha sacrificato una vita per avere una casa fatta con sudore e sacrifici. Letta, vergognati , credo che Gramsci (Antonio) si sta rivoltando nella tomba ad ascoltarti!
Vero;ma la Meloni, se ho capito giusto, è nei suoi programmi ciò che scrivi;naturalmente con gli USA e la NATO, bisognerà fare patti chiari di eguaglianza e non sudditanza.
Veramente encomiabili tutte queste attenzioni della mia ex stella polare Meloni a tutti i problemi causati da lei stessa (con tutti i suoi compagni di merenda). Invece che curare gli effetti perché non si dedica ad annullare la causa: SANZIONI ALLA RUSSIA.
A poco più di un mese sarà raggiunto il traguardo delle elezioni politiche in Italia (strano ma vero). La proposta Meloni ,oltre all’abolizione del “Reddito” di cittadinanza, suona come “pensione” in quanto le persone anche giovani lo percepiscono come una pensione di vecchiaia a 25 anni, è di epocale riforma nella speranza che ci siano persone che hanno voglia di lavorare in quanto disabituate da questo vitalizio in giovane età. Ho lavoro da dare ma non ho persone che lo vogliano fare, come lo spiegate? Spero che l’Italia con Lei ritorni la Repubblica fondata sul Lavoro e non sul vizio e bighelloni, è un insulto ai Padri Costituenti. W Giorgia Meloni……………….
Sono una persona che argomenta poco, ma redditi e pensioni strane a giovani non si può sentire. È la necessità che aguzza l’ingegno. Sono una ragazza di 38 anni, originaria della Romania e che vivo da 16 anni in Italia. Non ho mai chiesto 1 euro a questo paese. Ho sempre lavorato e mi sono impegnata.
Che come punizione però, ad oggi pago 200 mila euro di tasse all’anno. Non mi sembra il caso continuare a pagare i nulla facenti e mille stronzate..
Buongiorno Giogia Meloni ,
mi chiamo Massimo, sono di Lucca e da sempre la seguo e sono un sostenitore di Fratelli d’ Italia.
Non mi dilungo a farle perdere tempo.
Sono a richiederle, come geometra libero professionista da oltre 30 anni, un suggerimento nella vostra campagna elettorale relativo all’inserimento nel vostro programma di futuro Governo, il Condono Edilizio come lo fu nel ’94 con la LEGGE 23 dicembre 1994, n. 724. In molti comuni sono ancora inevase le domande di quel condono e spesso vengono rigettate da Amministrazioni di sinistra, nel mio caso in Toscana, Lucca e Provincia con danni incalcolabili per i professionisti ed i cittadini che non possono sanare situazioni anche trascurabili tecnicamente ma non amministrativamente perché tecnici e dirigenti inquadrati contro e per il no a prescindere, anche dietro evidenti errori di cui non si trova riparo neanche dopo ricorso al TAR perchè giudici peggiori dei su elencati.
Pertanto, a mio modesto parere una Sanatoria Edilizia Nazionale come lo fu la Legge del ’94 aiuterebbe e snellirebbe quei casi bloccati ed insanabili per volontà di persone che , dopo il COVID, si continuano a barricare dietro i loro uffici, non permettendo più gli incontri in presenza con i cittadini ed i tecnici anche se a pandemia ormai finita, dando tempi biblici solo per un incontro di massima, bloccando il lavoro di cittadini, tecnici ed imprese di costruzioni. Le faccio notare che ancora oggi molti immobili sono sconosciuti al fisco proprio perché ancora abusivi ( circa 3000 annui accertati, il doppio non accertati si stima per difetto)).
E’ stato troncato l’entusiasmo di molte persone, oltre il mio, di far progredire questo paese e di portare sano benessere, lavoro e ricchezza.
La Ringrazio anticipatamente, contando sul suo Lavoro.
Massimo Serafini
– Esentasse utili reinvestiti
– dai bilanci eliminare costi indeducibili
– dedurre crediti di dubbia esazione
– invitare Europa a reintrodurre contingenti e dazi doganali
– imporre alle aziende il recupero del prodotto fine vita (si limiterebbero import)
– flat tax è già un ottimo incentivo.
– Valutate le ragioni per cui le aziende spostano la sede legale in Olanda traetene le debite conclusioni
– cambiate nel mainstream la cultura del lavoro. Oggi si criminalizza l’azienda, colui che rischia, che crea lavoro e ricchezza questo dev”essere cambiato assolutamente. Si deve riqualificare l’imprenditore, colui che rischia, che crea ricchezza. Oggi questa figura è un delinquente evasore e lo stato sarebbe il salvatore. Poi c’è gente che in vzsanza dice di non aver pagato la rata del mutuo e che lo stato deve intervenire.
Basta questa cultura deve sparire! Avrete il tempo ed i mezzi per farlo. Coraggio!