Referendum sulle trivelle: di inutile c’è solo il Governo Pd servo delle lobby e dei poteri forti

trivelleAi vicesegretari Pd Guerini e Serracchiani che considerano inutile il referendum del 17aprile sulle trivelle dico due cose. Primo: in Italia di inutile c’è solo il loro Governo servo dei poteri forti e delle lobby che vuole continuare a dare alle multinazionali petrolifere la possibilità di sfruttare il mare italiano senza nessuna scadenza. Secondo: se il Governo guidato dal segretario del Pd non avesse voluto buttare dalla finestra 300 milioni di euro dei contribuenti avrebbe potuto accorpare il referendum alle amministrative. Ma non lo ha fatto, perché Renzi ha paura del voto degli italiani e sta facendo di tutto per non far raggiungere il quorum e fare l’ennesima marchetta ai poteri che lo hanno piazzato a Palazzo Chigi.

Apro la campagna elettorale da sindaco rendendo omaggio ai caduti per l’Italia e Roma

Ho deciso di correre per la carica di sindaco di Roma: voglio restituire a Roma il suo orgoglio

Giorgia MeloniDopo un’attenta e ragionata riflessione, ho deciso di correre per la carica di Sindaco di Roma. Vogliamo restituire a Roma il suo orgoglio. È la prima cosa che bisogna fare, perché dall’orgoglio e dall’amore dipende tutto il resto. È una scelta d’amore che faccio io, è una scelta d’amore che chiediamo anche ai romani. Perché si possa tornare insieme, a testa alta, a guardare il mondo intero e dire: “civis romanus sum”. Oggi iniziamo una fase di ascolto dei cittadini romani, delle associazioni e delle categorie. Vi diamo appuntamento al primo fine settimana di aprile quando racconteremo le nostre idee e il nostro sogno per Roma.

Mentre l’Isis avanza in Libia, non si capisce cosa fa il Governo. FdI unico partito in Parlamento favorevole all’intervento

«Quando si tratta di piangere un sacrificio o celebrare una vita, una Nazione degna di questo nome dovrebbe essere unita. Per questo, Fratelli d’Italia si associa al cordoglio per le vittime, al sentimento di solidarietà per le famiglie dei nostri connazionali rapiti e uccisi e al sollievo per il rientro degli altri due nostri connazionali. Ma la politica estera dovrebbe muoversi a partire dall’interesse nazionale, dunque in questo caso dalla pacificazione della Libia e per evitare che possa ulteriormente dilaniarsi e noi non siamo assolutamente d’accordo su come questo si debba fare. Ho difficoltà a comprendere cosa stia facendo il Governo italiano sulla Libia. Lei stesso, ministro Gentiloni, il 12 luglio 2015, ovvero quasi un anno fa, diceva che la questione doveva risolversi in poche settimane o l’Italia avrebbe reagito in maniera diversa. E se lei, che è ministro di una delle Nazioni più importanti al mondo, che fa parte di Onu, Nato e Ue, si permette di fare delle dichiarazioni alle quali non dà seguito alimenta un problema di credibilità internazionale per l’Italia, perché alle parole non seguono i fatti».

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