Meloni al Corriere.it: Se confermate proiezioni, dato di Fratelli d'Italia è spia per centrodestra

«Il dato dell’astensionismo è purtroppo un dato che mi stupisce poco, anche se sicuramente non ci aspettavamo che Roma potesse essere l’epicentro più drammatico di questo disinteresse dei cittadini rispetto alla politica. Però che in qualche modo quello che è accaduto negli ultimi anni, e anche quello che è accaduto negli ultimi mesi, abbia contribuito ad allontanare gli italiani dalla politica è sotto gli occhi di tutti. Aver traccheggiato due mesi, tra le elezioni politiche e la formazione di un nuovo governo, senza riuscire a dare nessuna risposta ai problemi degli italiani ha probabilmente creato un cortocircuito. Perché ci siamo ritrovati poi con lo stesso identico presidente della Repubblica e per sua disponibilità, perché il presidente Napolitano aveva più volte dichiarato di preferire passare la mano, con un governo che purtroppo sembra una riedizione del governo Monti e che rischia di avere gli stessi risultati, e con quello che era visto come un possibile salvatore della Patria, cioè Beppe Grillo, che in verità si dimostra essere perfettamente inserito nel teatrino della politica. Immagino che su Roma incida di più il voto d’opinione e questo ragionamento che abbiamo fatto pesa di più. Però è stata una campagna elettorale forse non abbastanza entusiasmante».

È quanto ha detto Giorgia Meloni, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, intervistata da Corriere.it.

«Rispetto al dato sulle politiche e a quello che vediamo nei sondaggi nazionali mi aspettavo sicuramente qualcosa di più in questo primo turno complessivamente per il centrodestra, per Alemanno, per il Popolo della Libertà. Forse in verità si è sottovalutato l’impatto che anche questo governo Letta sta avendo sugli italiani e sugli elettori. L’ipotesi di ritrovarsi con un’esperienza molto simile a quella che ha devastato l’Italia nei 14 mesi di governo Monti è qualcosa che comincia a farsi strada tra gli italiani. Una spia sono i dati, seppur molto parziali, ottenuti da Fratelli d’Italia: in una coalizione che complessivamente non sta benissimo, se fossero confermate queste proiezioni, doppieremmo i risultati delle elezioni politiche sulla Capitale. Sicuramente parliamo di una realtà molto radicata sul territorio, che può contare su una bella classe dirigente, tanti ragazzi candidati nelle liste. Abbiamo fatto anche le primarie per comporre le liste e per definire programma, per parlare della coalizione con Alemanno e abbiamo fatto una campagna elettorale straordinaria. Però la differenza più significativa oggi tra Fratelli d’Italia e gli altri movimenti della coalizione è che noi siamo all’opposizione del governo Letta e che abbiamo denunciato il rischio dell’incapacità delle forze politiche nel non avere modificato la legge elettorale per tempo», ha spiegato Meloni.

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