FdI presenterà un’interrogazione sul ‘tariffario’ per incentivare gli equipaggi delle Ong al salvataggio degli immigrati

Un “bonus clandestino” con un minimo garantito che va da 200 a 800 euro e 50 euro a barcone: sono questi i dati che emergono dall’articolo molto approfondito di Fausto Biloslavo, secondo il quale esisterebbe un vero e proprio “tariffario” per incentivare gli equipaggi delle Ong ad accaparrarsi il maggior numero possibile di immigrati da far sbarcare in Italia.

Fratelli d’Italia presenterà una nuova interrogazione al Governo per chiarire ruolo e modalità operative delle Ong nel Mediterraneo. È l’ennesima conferma che dietro all’immigrazione incontrollata e all’accoglienza senza limiti non ci sia solidarietà ma solo business. La posizione di Fratelli d’Italia è sempre la stessa: blocco navale al largo della Libia, apertura in Africa dei centri di identificazione per stabilire chi ha diritto e chi no all’asilo politico e da lì distribuzione equa in tutti gli Stati dell’Ue.

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3 commenti

    • Franco Cordiale il 22 Novembre 2017 alle 20:13
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    L’Italia é l’unico paese europeo che gestisce ufficialmente ed attivamente l’immigrazione clandestina, organizzando e pagando sia la moderna “TRATTA dei NEGRI ” (perché questo é il suo vero nome) a mezzo ONG sovvenzionate con pubblico denaro, sia il mantenimento a pubbliche spese dei clandestini, peraltro gestiti e sfruttati dalla delinquenza straniera ed italiana e dal lavoro nero, quando ne trovano… In questo modo si stravolge ogni giustizia. Invece occorre regolare ogni immigrazione: valutare se ed in quale misura ce ne sia necessità e come i bisogni e diritti degli immigrati (che NESSUNO sottovaluta o peggio disprezza) possano conciliarsi con le giuste esigenze dei paesi accoglienti. Senza invasioni, senza sfruttamenti, senza razzismi reciproci. Senza mafie ed illegalità.Senza abusivismi di ogni tipo. Degradano ed abbrutiscono i migranti, innanzitutto. Costringono gli italiani a sopportare l’incivile deriva, specie nelle grandi città. Ma il primo passo é questo: IDENTIFICARE chi entra e capire se si voglia davvero INTEGRARE oppure no.

    • Crocetti Riccardo il 23 Novembre 2017 alle 00:25
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    Non sono d’accordo sulla redistribuzione equa ( ma sarebbe meglio dire equina) dei clandestini in tutti i paesi d’Europa. Almeno i paesi Visegrad, cioè il vecchio impero austro-ungarico, lasciamolo libero dall’immondizia mussulmana, non scelta, non voluta e soprattutto non richiesta dalle popolazioni autoctone direttamente interessate.Sosteniamo invece le popolazioni austro-ungariche dal pericolo invasione e suggeriamo loro di richiedere il classico referendum . ” Volete voi che un milione ( o cinque milioni, dieci milioni,ecc.) di potenziali assassini mussulmani si stabiliscano nel sacro suolo della vostra patria?”Ci sono quasi duecento stati nel mondo: ma devono proprio venire tutti in casa nostra? C’è l’Indonesia, il Pakistan, la Cina, gli Emirati, l’Africa Sahariana…

    • Franco Cordiale il 23 Novembre 2017 alle 20:01
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    La ridistribuzione “equa” cosiddetta di clandestini non ha senso. E’ un obbrobrio morale e giuridico, visto che vengono tutti spacciati per “profughi” senza sapere in alcun modo chi siano e cosa vengano a fare in Italia e in Europa, a parte farsi MANTENERE la maggior parte. Attuando l’invasione arabo-islamica ben richiesta ieri da Boumedienne ed oggi da Erdogan: turchi in Germania…fate più figli che potete ! L’accoglienza funziona da PARAVENTO e un esercito di “benefattori” sedicenti si ingrassa ben bene, speculando magari sul sincero idealismo di pochi. Mi sbaglio ?

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