Giorgia Meloni a «La Verità»: «Sul MES Di Maio mostri dignità e faccia cadere il Governo»

Tutto esaurito per «L’Italia che pensa in grande», incontro organizzato ieri a Bologna da Giorgia Meloni per parlare di imprese, lavoro, infrastrutture. Un’occasione per trattare anche i temi caldi di questi giorni, come il Mes.

«Aspetto che il premier venga a smentire il ministro dell’Economia», dice alla Verità, «altrimenti dovrà spiegare perché ha svenduto gli interessi degli italiani e in cambio di cosa. Su questo sarò molto chiara in Aula (oggi, ndr) e mi aspetto risposte altrettanto chiare».

Paolo Gentiloni dice che non ci sono rischi sul fondo salva Stati. Lei si fida? «Sulla difesa degli interessi degli italiani Gentiloni non è il mio punto di riferimento».

Il governo cadrà sul Mes? «Dovrebbe, nel senso che se Luigi Di Maio ha un briciolo di dignità questo è il momento in cui lo deve dimostrare. Basta proclami, i numeri in Parlamento li ha, se non vuole il Mes, come dice, ritiri il sostegno del MSS al governo. Basta fare i pagliacci, basta dire una cosa e farne un’altra. Se vuole essere coerente Di Maio ha una grande occasione per dimostrare dignità».

Bocciando il Mes l’Italia non rischia di essere tagliata fuori dall’Europa? «No. Siamo uno dei Paesi fondatori, primo contribuente netto in rapporto al PIL, senza di noi l’UE non esiste, lo sanno tutti. Dobbiamo chiedere che vengano rispettati i nostri interessi. Quando le nostre banche sono andate in default le abbiamo salvate con i soldi degli italiani. Ora mi si deve spiegare perché se le banche tedesche vanno in default devono pagare sempre gli italiani. Se l’Unione europea ha fatto una politica che andava contro i crediti deteriorati e non contro i derivati è stato proprio per favorire le banche tedesche. C’è un disegno per cui qualcuno è un europeo di serie A e qualcuno di serie B. Noi vogliamo essere di serie A e ci aspettiamo un governo che dica questo».

Cosa prevede la sua contromanovra? «La legge di bilancio del governo giallorosso è tutta deficit e nuove tasse, con uno Stato che agita le manette. È il contrario di quel che serve, ovvero abbassare le tasse, mettere i soldi spesi in deficit sugli investimenti e dare libertà di impresa. Abbiamo presentato oltre 500 emendamenti al Senato non per fare ostruzionismo, ma per disegnare una manovra fatta di crescita, lavoro e libertà».

Cosa chiederà al premier che oggi riferirà sul Mes? «Di non sottoscrivere la riforma, perché trasformerebbe il fondo salva Stati in un fondo salva banche tedesche. La ristrutturazione del debito mette le banche italiane a rischio default, che pagherebbero i correntisti. I tedeschi riuscirebbero cosi a far ripagare il debito italiano con i risparmi degli italiani».

Lei vuole anche abolire il reddito di cittadinanza. «Il reddito di cittadinanza non ha prodotto nemmeno un posto di lavoro, ha al massimo mantenuto le persone nella loro situazione di difficoltà. Ogni giorno si legge di criminali e truffatori che lo percepiscono, e ora lo stanno allargando per includere più immigrati. Uno Stato giusto deve dare assistenza a chi non può lavorare, mentre per gli altri l’unico modo di combattere la povertà è consentire alle aziende di assumere».

Lei chiede anche il versamento di una cauzione di 30.000 agli extracomunitari che aprono un’impresa. «Vediamo imprese cinesi che proliferano e ci siamo chiesti se queste persone sono più brave degli italiani che continuano a chiudere. La risposta è no. Molti sanno che gli stranieri aprono e chiudono le aziende prima che lo Stato cominci a fare i controlli e quindi senza versare un euro di tasse, dopo di che spariscono perché essendo extracomunitari sono molto più difficili da trovare. Si calcola che solo a Prato l’evasione delle aziende cinesi sia di oltre un miliardo l’anno. Noi abbiamo fatto una proposta che esiste in altri Paesi europei: se sei un extracomunitario e vuoi aprire un’impresa, lo puoi fare ma devi versare a titolo cauzionale 30.000 euro che poi piano piano ti detrarrò dalle tasse. Vediamo se a parità di condizioni gli extracomunitari continueranno ad aprire mentre gli italiani chiudono».

Si tornerà al voto? «Prima o poi la democrazia arriva. Penso che arriverà prima e sarà implacabile».

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6 commenti

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    • Gino Cerutti il 3 Dicembre 2019 alle 02:44
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    SVENDITA E TRADIMENTO SONO I CRITERI DEL MISERO GOVERNlCCHIO GIALLO ROSSO, DI CUI I 5 STALLE SONO PILASTRO PORTANTE. SUL FATTO CHE I SEGUACI E REGGICODA DEL GURU GRILLO POSSANO FAR CADERE IL GOVERNO SUDDETTO, AVANZO MOLTI DUBBI. INFATTI UN GIORNO SAPREMO CHI SONO DAVVERO I GRILLINI O GRULLINI… SAPREMO CHI LI HA INVENTATI E FORAGGIATI. E PERCHE’.

    • Gino Cerutti il 3 Dicembre 2019 alle 02:50
    • Rispondi

    La proposta di tassare le imprese straniere, amplissimamente ABUSIVE E FISCALMENTE EVASIVE E SFUGGENTI, sarebbe adottata e di fatto viene adottata in ogni NAZIONE CIVILE. MA L’ITALIA E’ DESTINATA ALLO SFASCIUME… SALVO UNA MIRACOLOSA RIVOLTA DEGLI ITALIANI, LA QUALE MANDASSE FINALMENTE A FARSI FRIGGERE LE SARDINE PIAZZAIOLE E LA LORO UTILE (al potere) FESSAGGINE DA BABBEI MANOVRATI.

    • Federico il 3 Dicembre 2019 alle 09:12
    • Rispondi

    La Meloni è una leonessa che si batte per gli interessi italiani,mica come quegli invertebrati,garzoni,poltronari,voltaggabbana,arrivisti,strafottenti,radical chic,assenti,tassaioli,pro-invasione dei giallorossi che ci hanno svenduto alla frau/Macron per un piatto di lenticchie e qualche anno di poltrona!

    • Giuseppe il 3 Dicembre 2019 alle 12:46
    • Rispondi

    PROTESTE E OSSERVAZIONI LEGITTIME. IL PROBLEMA È CHE LA MAGGIOR PARTE DEGLI ITALIANI STA ANCORA BENE, PUR CON I DEBITI, MA SI PUÒ PERMETTERE IL RISTORANTE ALMENO UNA VOLTA A SETTIMANA, IL CINEMA, VACANZE, SPESE GIGANTI AL SUPERMERCATO, ECC. ECC. QUANDO PERÒ SI ACCORGERANNO CHE DOVRANNO TIRARE PARECCHIO LA CINGHIA, SARÀ TROPPO TARDI E ALLORA RIMPIANGERANNO DI NON AVER DATO LA GIUSTA IMPORTANZA AGLI IMBROGLIONI DI STATO. L’ITALIANO NON È RIVOLUZIONARIO MA SI “APPECORONA” FACILMENTE AI POTERI. SPERO DI SBAGLIARMI, MA LA STORIA NOSTRA SI RIPETE.

    • federico il 3 Dicembre 2019 alle 19:08
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    La calda poltrona sotto il sedere è troppo piacevole da perdere per una “bagianata” come possono essere gli interessi nazionali…Quindi se ne fregheranno allegramente e firmeranno il MES come da diktat Frau. Tanto i politici giallo rossi le crisi mica le sentono! Coi loro stipendi sai quanto gli frega di quei quattro morti di fame degli italiani..Il popolo “puzza”…Non è “dotto”, non frequenta i “salotti intelletuali” delle sinistre radical chic al caviale che fa le ferie a Capalbio.
    Si potrebbe magari proporre all’ attuale governo un “black friday” della nazione in modo che con sconti ed agevolazioni ci possano svendere meglio alla Frau/Macron e non lo facciano di nascosto!
    Ovviamente è una batuta! Ma sai ci potrebbero pensare su!

    Le sx attuali sembrano la DDR e l’ impero ex comunista negli ultimi anni di vita.”Scricchiolano” hanno perso completamente ogni legame con il popolo ed il contatto con la realtà.

    P.S. Propongo di indurre festa nazionale della liberazione quando sto governo se ne andrà a casa.Ci saremmo liberati di una politica anti-italiana pro germanica,asserragliata dentro i palazzi.

    Federico

    • Pino 007 il 17 Dicembre 2019 alle 06:50
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    Per far cadere il governo basterebbe uno sciopero generale ma veramente generale, paralizzare il Paese e vedrete come Mattarella scioglie le camere senza pensarci due volte. Il problema sono i sindacati che essendo di parte, strillano e scioperano solo quando gli conviene e principalmente sono, in modo o altro, tutti di sinistra, quindi cosa vi aspettate? Babbo Natale ????

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