Pensioni: Proposta Giovannini risibile e ininfluente, non scalfisce privilegi casta pensionati d'oro

La proposta del ministro Giovannini di bloccare l’indicizzazione delle pensioni con importi superiori ai 3 mila euro a partire dal 2014 è una misura risibile e ininfluente, che non scalfisce minimamente gli inaccettabili e vergognosi privilegi della casta dei pensionati d’oro. L’Esecutivo Letta sceglie di rivolgere la sua attenzione nei confronti di una platea ben più vasta di quella composta da coloro che nel corso degli anni, e specialmente in quelli della Prima Repubblica, si sono assegnati benefici immeritati facendone pagare il costo alle generazioni future. E in compenso non introduce nessuna reale misura per quanto riguarda le pensioni d’oro. Per cancellare questa vergogna servono provvedimenti veri e non continuare a gettare fumo negli occhi degli italiani. Uno di questi è stato depositato da Fratelli d’Italia: fissare un tetto corrispondente a 10 volte la pensione minima oltre il quale ricalcolare le pensioni in essere con il sistema contributivo. Se i contributi non sono stati effettivamente versati la parte eccedente il tetto viene tagliata e lo Stato utilizza i soldi risparmiati per aiutare i giovani e le pensioni minime e di invalidità. Una proposta semplice e di buon senso, che ha già raccolto l’adesione trasversale di tanti parlamentari di diverse forze politiche, e che il Parlamento potrebbe approvare in poco tempo per dare un forte segnale di giustizia all’Italia.

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1 commento

    • Antonio il 8 Ottobre 2013 alle 20:50
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    Non sono d’accordo con la proposta per diversi motivi, tra cui:
    1) non basta la verifica della differenza tra contributi versati con i due sistemi (retributivo e contributivo) e la pensione percepita, ma occorre tener conto per quanti anni la stessa verrà percepita (speranza di vita: 79,1 per gli uomini e 84,3 per le donne).
    2) riferirsi a pensioni pari a 10 volte la minima è arbitrario. Un caso eclatante riguarda la moglie di Bertinotti che è andata in pensione d’anzianità a 50 anni con una pensione di ammontare inferiore a 10 volte la minima ma ne usufruirà statisticamente parlando per 34,3 anni).
    La proposta per le ragioni anzidette non mi sembra né semplice né di buon senso, ma piuttosto demagogica e serve a placare la rabbia di coloro che sentono che Sentinelli ha una pensione di oltre 90000 euro mensili

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