Def: più che una disputa, lo scontro a distanza tra Abi e Delrio sembra una scenetta tra compari

Siamo felici che finalmente anche un esponente del Pd come il sottosegretario Delrio abbia aperto gli occhi e si sia reso conto degli inaccettabili favori di cui hanno beneficiato le banche in Italia. Il problema è che mentre Delrio probabilmente dormiva o si occupava di altro il partito di cui fa parte ha negli ultimi tempi condonato 4 miliardi di euro di evasione alle banche, ha inserito nell’ultima legge di stabilità 17 miliardi di sconto fiscale per gli istituti di credito, ha consegnato nelle mani dei privati la Banca d’Italia e ha previsto che ogni anno 450 milioni di euro saranno distolti dalle casse pubbliche e versati nelle casse delle banche. Tutto questo in aggiunta agli altrettanto vergognosi provvedimenti compiuti dal governo Monti con il consenso del Pd. Alla luce di quello che abbiamo visto finora, dunque, lo scontro a distanza tra l’Abi e il governo Renzi sul miliardo aggiuntivo derivante dall’aumento della tassazione sulle plusvalenze legate alla rivalutazione delle quote della nostra Banca centrale non è assolutamente credibile e ricorda molto di più le scenette tra compari intenti a mettere a segno una truffa piuttosto che una reale disputa. Se Delrio vuole davvero essere credibile, sia coerente con le affermazioni che ha fatto oggi e abbia il coraggio di mettere mano a tutte quelle ingiustificate regalie che i governi di centrosinistra hanno fatto in questi anni alle banche.

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