Tra il desiderio di un omosessuale di avere un figlio e il diritto di un bambino di avere un padre e una madre, uno Stato giusto dovrebbe schierarsi dalla parte del più debole. Per questo Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale ha lanciato pochi giorni fa una proposta di legge di iniziativa popolare per precisare nella legge che regola le adozioni che per “coniugi” sono da intendersi esclusivamente persone di sesso diverso. Non vorremmo, infatti, che il passo successivo al riconoscimento forzato che alcuni Comuni stanno portando avanti di unioni celebrate all’estero e alla proposta di riforma del Governo sia quello di riconoscere il diritto da parte di una coppia omosessuale di adottare un bambino. Siamo contrari ad ogni forma di discriminazione e siamo favorevoli alla modifica del codice civile per il riconoscimento dei diritti individuali, ma non siamo disponibili a sostenere proposte per introdurre il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Perché non è un caso se nella quasi totalità dei Paesi stranieri in cui è previsto questo tipo di unione ci sia anche la possibilità di adottare. E questa non è discriminazione ma laico buonsenso.
Giu 30
Sì al riconoscimento dei diritti individuali, ma no al matrimonio tra persone dello stesso sesso e alle adozioni
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4 commenti
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ma perché si deve dare tanta importanza agli omosessuali? E’ logico che ognuno ha il diritto di vivere la propria sessualità come meglio crede, ma il sesso è e deve rimanere un fatto privato, e lo stato deve riconoscere solo le unioni secondo natura, quelle cioè che possono essere feconde, perché è la natura, e non gli uomini, che ha deciso che i figli possono nascere solo dall’unione di un maschio e di una femmina. Se ci mettiamo a dare retta a tutti quelli che, in nome di una presunta lotta alle discriminazioni, pretendono le concessioni più assurde, perché non riconoscere i matrimoni poligamici, in vigore in molti paesi islamici, e concedere ricongiungimenti familiari e assegni a ogni musulmano con quattro mogli?
Mi sembra giustissimo prevenire leggi scellerate.
La storia della destra nazionale negli ultimi vent’anni è stata soggetta alle capriole del suo presunto condottiero che, forte dell’essere stato designato da Giorgio Almirante, la ha portata allo sfacelo, alla frammentazione e alla penosa reinterpretazione dei sui valori fondamentali.
Con la nascita di Fratelli d’Italia, l’entusiasmo e la determinazione di Giorgia Meloni molti di noi hanno ricominciato a credere nella possibilità di sostenere cause e principi sui quali troppi hanno sputato sopra pensando di ottenere qualche voto in più, come se il risultato delle ultime elezioni che videro presente il simbolo del Movimento Sociale Italiano non fosse stato abbastanza lusinghiero.
Ora, fermo restando che le preferenze sessuali non dovrebbero essere motivo di dibattito politico o oggetto di provvedimenti legislativi ma libera scelta di ogni essere umano sino a che non interferiscono con la libertà altrui; i diritti civili riconosciuti alle famiglie Italiane non sono ben altra cosa!
La salvaguardia, sancita per costituzione, della famiglia si attua con l’intervento dello Stato che giustamente garantisce il sostentamento a chi, al verificarsi di eventi nefasti, si troverebbe solo e abbandonato a se stesso.
Questa corretta tutela scaturisce da una realtà sociale della prima metà del novecento che prendeva atto di uno status della famiglia che vedeva nel padre di famiglia (oggi indubbiamente anche di una madre) l’unica e insostituibile fonte di sostentamento. Venendo a mancare questa figura lo Stato, e quindi la collettività intera, si prendeva carico dei “sopravvissuti” per permettere a chi rimaneva di proseguire il proprio cammino con possibilità proporzionali ai sacrifici lavorativi fatti da chi non c’era più. Questa è la reversibilità della pensione al coniuge che per assistere e accudire la famiglia, a volte molto numerosa, non aveva avuto la possibilità di produrre un proprio reddito autonomo.
La reversibilità della pensione non è un diritto di chi vive ma la salvaguardia della famiglia intesa com prole e coniuge di chi è venuto a mancare troppo presto.
Convinto più che mai che la famiglia possa essere solo quella in grado di garantire la sopravvivenza della specie Umana e che solo a questa debba essere destinata l’assistenza della collettività, confido che la posizione di Fratelli d’Italia sia e rimanga a tutela di questa visione del mondo senza appoggiare il dirottamento di importanti risorse economiche a favore di chi millanta i propri vizi sessuali come un motivo per ottenere ciò che mai è stato concepito per loro. Se questo vuol dire perdere il voto di qualche movimento gay beh io ME NE FREGO!
In modo molto meno accademico io, Italiano medio, reputo valida, corretta la tesi riportata dal titolo in oggetto pur rispettando le coppie omosessuali che comunque non vanno discriminate.
Tuttavia la mia visione di Uomo etero proveniente da famiglia tradizionale, mi porta a porre al centro della questione il suddetto diritto del/la bambino/a ad avere un modello genitoriale di sesso inequivocabilmente maschile accanto ad uno inequivocabile femminile in quanto reputo questi siano fondamentali per un corretto ed eequilibrato sviluppo psicopedagogico.
Banalmente parlando io da piccolo alle domande del compagnetto di classe sul Papà e sulla Mamma non avrei voluto avere dubbi su come rispondere con NATURAlezza