Meloni a Il Gazzettino: “Fondamentale confermare Zaia. Offro il palco di Venezia a Luca e Flavio, per la pace”

Sabato a Venezia la leader di FdI: “Non vogliamo consegnare il Veneto alla sinistra”.

L’intervista di Alberto Francesconi.

Sabato scorso il leader della Lega Nord Salvini era andato a Roma, dopodomani Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, guiderà a Venezia la manifestazione “Difendiamoci”, cui è invitato lo stesso Salvini. Che cosa hanno in comune un movimento indipendentista e un partito che nel proprio nome si richiama all’unità nazionale? “Quello che la destra italiana ha avuto in comune negli ultimi vent’anni. Direi che fa più notizia che altri candidati eletti in contrapposizione alla sinistra oggi governino insieme a questa. In comune abbiamo una visione critica sull’Europa degli egoismi nazionali e della grande finanza, sul fallimento delle politiche migratorie che ha prodotto un aumento della criminalità. Noi però siamo critici anche sul fallimento del regionalismo, che invece la Lega persegue. Per questo abbiamo scelto Venezia: comprendo le istanze degli indipendentisti, ma la risposta non è lo sfaldamento della Nazione”.

Ma vi siete avvicinati alla Lega o viceversa? “Nessuno si è avvicinato all’altro, ci siamo trovati fianco a fianco in alcune battaglie comuni sulle quali altri hanno posizioni ondivaghe”.

Lei arriva a Venezia in un momento in cui la Lega è spaccata dal dualismo Zaia-Tosi. È vero che spera di convincerli a fare la pace? “È un auspicio che confermo: dato che non vogliamo morire renziani, dobbiamo costruire un’alternativa credibile. Per questo in Veneto è fondamentale confermare Zaia per non consegnare la regione alla sinistra. Da sempre ho un ottimo rapporto con Tosi, ho offerto la piazza di sabato perché i due si diano la mano”.

Vuole promuovere la pace anche tra la Lega e Francesca Zaccariotto? I Fratelli d’Italia hanno promosso la sua candidatura in Comune ma la Lega ha posto il veto. “Non intendo entrare a gambatesa su istanze locali, ma ripeto che vogliamo vincere anche a Venezia, dove la sinistra, con la sua presunta superiorità morale, si è dimostrata fallimentare. Per giocare la partita dell’alternativa, serve una squadra il più possibile credibile e compatta con la persona più convincente”.

La manifestazione di sabato ha come titolo “Difendiamoci”. Da cosa? “Dalla criminalità dilagante, in una regione dove il benzinaio Stacchio deve sparare per difendere una gioielleria da una rapina, perché le risposte del governo sono inadeguate. Da un’immigrazione fuori controllo che rischia di creare un nuovo disagio sociale: con la minaccia dell’ISIS ora servirebbe uno stop totale degli sbarchi. Ma difendiamoci anche da un governo delle tasse e della burocrazia, in un regime in cui gli imprenditori sono costretti a chiudere o a suicidarsi”.

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