Se Governo fa sul serio sottoscriva appello FdI per avviare con legge bilancio rivoluzione welfare

Il Governo Gentiloni dimostri di fare sul serio e utilizzi la prossima Conferenza sulla famiglia per sottoscrivere l’appello di Fratelli d’Italia: avviare, con la prossima manovra di bilancio, una rivoluzione del welfare nazionale che metta al centro la famiglia, che è il primo nucleo di solidarietà. Investire sulla famiglia e sulla natalità vuol dire investire sul futuro dell’Italia e garantire la tenuta del nostro sistema di protezione sociale.
Fratelli d’Italia ha presentato nei mesi scorsi un pacchetto articolato di proposte che pone alla base della sua futura azione di governo divise in tre filoni: fiscale, lavoro e promozione diretta della natalità. Primo filone: l’imposizione fiscale generale va spostata dalla persona al nucleo famigliare; va reso proporzionale l’aumento dell’assegno familiare all’aumentare dei figli e i beni per la prima infanzia vanno esclusi dal campo Iva. Secondo filone: incentivi alle aziende che hanno il coraggio di assumere una donna in età fertile e strumenti che rendono questa assunzione agevole. Terzo filone: introduzione del “reddito per l’infanzia”, ovvero un sostegno di 400 euro mensili per i primi tre anni di vita dei bambini delle famiglie in difficoltà.
Se il Governo non lo farà, sarà solo l’ennesima iniziativa da campagna elettorale.

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3 commenti

    • Adolfo Sandri Poli il 11 Agosto 2017 alle 10:45
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    Ottime Proposte con effetti positivi sull’economia presente e futura e la conservazione della nostra identità limitando spese indiscriminate per l’accoglienza. Mi diceva una signora che vive in Canada, che là non ci vanno migranti poichè a parte la distanza non c’è nessun sistema di sostegno o wellfare per loro…

    • giovanni il 12 Agosto 2017 alle 09:27
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    Sono d’accordo anche io sulle proposte, il problema è che non so quanto questo governo abusivo voglia sostenerle.

    • Franco Cordiale il 16 Agosto 2017 alle 16:51
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    Sostegno alle imprese italiane!! Mi risulta invece che quelle CINESI godono di due anni di sgravi fiscali notevolissimi. Allora che fanno? Dopo due anni “falliscono”, cambiano denominazione e ripartono come appena nate, a fare fessi gli italiani, mentre invece le nostre imprese chiudono perché non ce la fanno col fisco e le spese. Grazie al Partito Democratico.

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