Inspiegabile no a corteo, da parlamentari FdI appello a prefetto

Inspiegabile il divieto da parte della prefettura di Milano al corteo di commemorazione di Sergio Ramelli. L’unica ‘colpa’ di questo ragazzo fu quella di avere aderito al Fronte della Gioventù ed è assurdo negare un momento di preghiera e riunione per un ragazzo ammazzato, nascondendosi dietro al fantasma del fascismo. I parlamentari di Fratelli d’Italia hanno firmato in queste ore un appello al prefetto perché non si vieti il corteo: non impediamo il giusto ricordo di Sergio per motivi ideologici, rispettiamo la sua memoria.

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6 commenti

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    • Aldo Vitale il 20 Aprile 2019 alle 18:33
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    Nella mia vita, ho assistito molte volte (sia in diretta, sia in tv) a cortei dove non solo di insultavano le Forze dell’Ordine (“Se vedi un punto nero/spara a vista/ o è carabiniere / o è fascista”), ma si attaccavano gratuitamente e provocatoriamente: sputi, uova, sassi, spranghe, molotov, bombe carta…Se poi Polizia e Carabinieri osavano reagire, ecco il can can catto-comunista sulla “brutalità della polizia” e il martirologio del teppista-ladro di estintore che ci lasciava la pelle nell’esercizio del suo squallido mestiere, come successo a Genova nel 2001. Anche in queste ore i sedicenti “gilet gialli” francesi, le cui fila sono farcite ben bene di delinquenti saccheggiatori ed incendiari, casseurs o black-block o come accidenti li chiamano, stanno dimostrando che cosa sia la “piazza democratica” figlia del ’68 e della deriva giovanile in occidente, tra ANARCHIA, SBALLO, DROGHE LIBERE etc. Invece SERGIO RAMELLI fu un tranquillo studente milanese con la “colpa” di avere scritto in un tema in classe che Mussolini non ebbe soltanto colpe, visto che il suo regime attuò anche positive riforme. La voce di ciò che aveva scritto (diffusa a quanto sembra, dal suo stesso insegnante) giunse alle orecchie di un “commando” di “AUTONOMIA OPERAIA” (aggressivo cartello anarco-leninista presente nelle scuole ed università milanesi, anno 1975) e così fu stabilito di “punirlo”. Quattro energumeni armati di chiavi inglesi lo aspettarono sotto casa, sfondandogli letteralmente il cranio, al punto che frantumi di ossa e materia cerebrale rimasero sull’asfalto. Il poveretto morì all’ospedale dopo oltre 50 giorni, senza mai avere ripreso conoscenza. Una storia vecchia: forse nemmeno l’on Meloni la conosce nei dettagli, essendo ancora assai giovane.

    • Aldo Vitale il 20 Aprile 2019 alle 18:44
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    Vi sembra troppo forte o lungo, quel che ho scritto ? Faccio notare che nei cortei di sinistra si insultano, sputazzano le Forze dell’Ordine, non di rado le si bersaglia con pietre, molotov, bombe carta. Succede anche a Parigi, con quel torbido e violento canagliume di strada che si nasconde dietro l’etichetta dei “gilet gialli”. Succede proprio adesso, mentre scrivo. Invece Sergio Ramelli era un tranquillo studente con idee di destra, il quale in un tema a scuola, osò scrivere che il regime fascista non aveva compiuto solo opere negative, ma anche positive, a favore del popolo italiano. La risposta gli giunse qualche settimana dopo sotto casa: un commando di “autonomia operaia” gli sfondò il cranio a colpi di chiave inglese. Ne sarebbe morto dopo quasi due mesi, senza aver mai ripreso conoscenza. Cosa succede invece quando muoiono negli scontri quelli di sinistra, magari mentre scagliano estintori rubati sulla testa dei carabinieri ? Diventano immediatamente…”martiri” ! Vero o falso, quanto scrivo ? Pubblicate: per amor di verità. Grazie.

    • Gino Cerutti il 20 Aprile 2019 alle 18:51
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    Ramelli fu massacrato sotto casa a colpi di chiave inglese da un commando di “avanguardia operaia”, perché aveva scritto in un tema a scuola che il regime fascista non aveva compiuto solo opere negative. Morì dopo due mesi di coma. Odiato e disprezzato da TUTTO il cartello politico catto-comunista. Ignorato, nella migliore delle ipotesi. Correva l’anno 1975. Quando invece muoiono a sinistra, magari mentre lanciano estintori rubati in testa ai carabinieri, allora diventano subito martiri: vedi Genova 2001. Un motivo per cui non sono più di sinistra. Da molti anni.

    • Gino Cerutti il 20 Aprile 2019 alle 19:03
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    Quanti cortei di sinistra a spaccare, bruciare, saccheggiare: ricordo un lontano pomeriggio milanese, dopo la bomba “fascista” cosiddetta di Brescia del 1974, con l’intero corso Vittorio Emanuele a Milano messo a sacco e a fuoco ! Esattamente quanto sta succedendo per la 23 volta a Parigi mentre scrivo: dietro l’etichetta “gilet gialli” ci sono ladri, saccheggiatori, casseurs delinquenti al servizio della PROVOCAZIONE ! Cosa invece ci sarebbe di male ad onorare la memoria di un adolescente assassinato brutalmente e vigliaccamente, per aver compiuto un semplice …”reato di opinione” contro la dittatura del PENSIERO UNICO ? ONORE A SERGIO RAMELLI !

    • Luigi Cardilli il 20 Aprile 2019 alle 20:46
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    Solo al pensiero che nella< Camera dei Deputati c'è una sala dedicata a quel delinquente di Giuliani che ha tentato di uccidere un carabiniere, c'è da aspettarsi di tutto. Come si può permettere un Prefetto proibire un corteo di deputati del partito riconosciuto dei "Fratelli d'Italia"? C'è da appellarsi al Ministro dell'Interno e dare le dovute spiegazioni: per me è un sopruso ma vista la situazione di oggi, non fa più meraviglia!!!

    • Gino Cerutti il 21 Aprile 2019 alle 16:50
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    L’Italia è un tragi-comico paese di Pulcinella. Dove un ministro dell’Interno che vuole solo far rispettare LEGALITA’ e SOVRANITA’ NAZIONALE viene inquisito dalla magistratura o parte di essa (la fazione radical-comunista: siamo nel paese delle fazioni o consorterie, si sa !), mentre ogni prurito e vagito che si manifesta a sinistra, viene solennemente giustificato e benedetto: gli slogan cialtroni del fotografo (Toscano o Toscani) alla moda, le villanie insolenti dell’attriciucola stile asia argento, gli “allarmi” dell’immancabile Saviano contro le “derive fasciste” di Salvini, l’unico MINISTRO degli INTERNI degno di questo nome almeno nell’ultimo decennio ! Ormai Fratelli di Italia rappresentano quel PAESE NORMALE che dei buffoni, degli impostori, delle frittole televisive e cinematografiche da quattro becchi…davvero non ne può più…!!

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