Mercatone Uno: 1800 posti di lavoro a rischio. Fratelli d’Italia è al fianco dei lavoratori e delle loro famiglie e chiede al governo un intervento tempestivo. Noi ci siamo e siamo pronti a presentare una risoluzione in Commissione Lavoro che impegni il Governo alla salvaguardia dei livelli occupazionali: tutelare l’occupazione è un dovere.
3 commenti
Una societa’ straniera mai sentita prima che rileva una rete commerciale con marchio italiano e poi fallisce in meno di un anno… Lavoratori a spasso in 1800. Novanta milioni di debiti. Ecco un esempio di… Gestione mondialista dell’economia sulla pelle dei lavoratori italiani. Difendiamo il lavoro italiano. Fronte Sovranista Nazionale. W Fratelli di Italia.
Bussare alla porta del governo……. tempo perso. Bussate individualmente alla porta di ogni ministro del PD e fatevi dire come hanno fatto , o meglio, quanto hanno preso da questi soggetti per lasciarli operare? Poi fatecelo sapere cosi’ sapremo per chi votare la prossima volta.
Il “mercatone uno” che e’ un punto di distribuzione e fonte di reddito e lavoro per tante famiglie e lavoratori italiani dopo tantissimi anni di crescita non puo’ trovare una situazione per tali persone cosi’ negativa. Le forze lavoro che hanno lavorato per tanti anni in quell’azienda devono essere tutelati nell’ambito della stessa azienda dove hanno operato e distribuito i loro prodotti in tutto la nazione non è accettabile e plausibile che un azienda straniera che ha rilevato il marchio fallisca dopo pochissimo tempo lasciando gli italiani che vi hanno lavorato per tantissimo anni a spasso o con debiti non è ammissibile e accettabile in un paese democratico e civile come l’Italia che tutela il lavoro e le sue fonti. Togliere fonti di reddito agli italiani che rimangono senza lavoro significa creare un danno alla nazione stessa soprattutto se il danno viene creato da gente che in brevissimo tempo l’ha causato nei confronti soprattutto degli italiani che vi hanno lavorato tanti anni. La Costituzione cita la tutela e dignita’ sul lavoro e che tutti i cittadini hanno parità sociale senza differenza di sesso, religione eccetera in tale situazione mi sembra che ci sia stata alla base
una discriminazione nei confronti degli italiani in particolare le persone che hanno prodotto e lavorato nella stessa azienda per tanti anni e non hanno potuto difendere il loro operato e posto di lavoro a causa di persone che li hanno danneggiati. Occorre restituire agli italiani lavoratori il maltolto e come si dice a Roma ridate a “Cesare cio’ che è di Cesare”.