Nel Parlamento italiano si scrive italiano, FdI in prima linea in battaglia per difesa lingua

ll Parlamento italiano non è la Camera dei Lord inglese o l’Europarlamento di Bruxelles: nel Parlamento italiano si parla e si scrive in italiano. Ed è compito del Parlamento italiano difendere la nostra lingua. E noi di Fratelli d’Italia, come ribadito oggi dal vicepresidente Rampelli in Aula, saremo in prima linea in questa battaglia.

 

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6 commenti

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    • Pino 007 il 20 Ottobre 2018 alle 06:19
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    Mi sembra piu’ che giusto, ma per certi ……onorevoli……onde evitare le cadenze dei loro dialetti di origine….. intromettono nei loro complicatissimi e incomprensibili discorsi, parole o frasi anglosassone, sicuramente per dimostrare che si sentono molto internazionali. Viva alla faccia di Benito che voleva tutto italiano, lui si, era italianissimo pur conoscendo perfettamente il tedesco ed il francese. Tanto per darvi un esempio…. il saviano deve dire tutto in inglese …. non essendo un vero italiano.

    • Riccardo Crocetti il 20 Ottobre 2018 alle 07:27
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    D’accordo,ma anche Fd’I a volte usa parole inglesi in frasi italiani. Non dovreste farlo mai! L’inglese è importante? Benissimo ,che sessanta milioni di italiani lo studino bene ( per quanto possibile), in modo da saperlo usare con gli stranieri, quando è necessario! Ma poi, quando scriviamo e parliamo fra di noi (italiani) ,che si usi solo l’italiano!Per esempio ,”community”, “celebrity”, “social” , “liberal”, ecc. sono tutte parole ITALICHE,cioè nostre!Che fastidio questo aumento esponenziale di parole italiche storpiate nella nostra lingua!Basta! Aveva ragione MUSSOLINI!

    • Alberto Busato il 20 Ottobre 2018 alle 11:09
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    Ottima iniziativa!

    • Federico Puglia il 20 Ottobre 2018 alle 12:58
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    Mi sembra più che giusto

  1. Carissimi Fratelli d’Italia, ma lo volete capire che é fatto a bella posta?
    Gaà ci hanno abbassato il livello culturale, ora scrivendo e pa<rlando in "ostrogot0", cercano di ri………….ci!

    • Franco Cordiale il 21 Ottobre 2018 alle 11:52
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    La anglo-mania e l’americano-filia sono mezzo pratico per plagiare i popoli verso la globalizzazione. La scuola italiana ne é un perfetto esempio: c’é la “mission” di istituto, sintesi pedagogica del “business plain” educativo indirizzato alla “peer education”, il target (obiettivo) delle “flipped classroom” (classi capovolte) al cui interno si fa “education” secondo la modalità “play to play”…Giovanni Gentile é lontano mille miglia da questa roba qua…invece sono vicinissime le lobbies di psico-sociologi che sulla scuola incombono, fruendo della partecipazione ai progetti, variamente finanziati con denaro pubblico, sia nazionale, sia europeo (fondi PON). Ma a Destra NON LO SANNO ANCORA !

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