Intervista a La Stampa, Meloni: I fatti smentiranno fantasioso titolo frutto di libera e forzata interpretazione (video)

 

È un peccato che la mia intervista di oggi su La Stampa, ottimamente scritta da Ugo Magri, sia stata poi condita con un titolo nel quale mi si attribuiscono frasi mai pronunciate, frutto di una libera e forzata interpretazione del giornale. I fatti smentiranno il fantasioso titolo perché, come ho detto nell’intervista, come Fratelli d’Italia stiamo lavorando per dare voce ai cittadini che ci stanno contattando in queste ore. E seppur portare in piazza migliaia di persone non sarebbe sicuro e metterebbe in pericolo chi partecipa, intendiamo portate avanti iniziative simboliche e compatibili con le regole per dare voce al dissenso, sempre più diffuso, dei cittadini italiani.

 

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4 commenti

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    • Federico Puglia il 28 Aprile 2020 alle 15:52
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    purtroppo, mi spiace doverlo rimarcare del Paese dove sono nato e vivo, in Italia non esistono giornali, TV, Media di alcun genere del tutto indipendenti. In realtà non esistono in nessuna parte del Mondo ma, da noi, si tocca il massimo dell’ipocrisia sotto la definizione “quotidiano o TV indipendente”. Questo non toglie che però si scavalchi il limite di snaturare il senso di un’intervista ma, non è certo la Stampa, un esempio positivo ne nell’oggi ne nel passato, per definirsi corretta. L’unica considerazione che muove la stragrande maggioranza delle testate è ottenere il massimo possibile per il proprio Editore, chiamassi Agnelli, De Benedetti e, perché no, anche Berlusconi. Rimpiango i Giornali di Partito di un tempo, che almeno non erano così IPOCRITI di definirsi non di parte ma, erano espliciti nel dichiarare la propria fede ed interesse politico (ed erano, per assurdo, più corretti di quelli cosiddetti indipendenti di oggi)! Non si preoccupi, Presidente Meloni, se usano questi metodi è perché FdI, grazie alla Sua guida, è ben oltre il 13%……. finché era tra il 3 ed il 4% ,Le posso garantire che erano più corretti!!!!

    • Pietro Buccilli il 28 Aprile 2020 alle 16:48
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    Buonasera.
    Mi permetto di scrivere che una manifestazione non é detto che debba avvenire nei modi “tradizionali”. Qualche giorno fa ho scritto un wsapp a tanti amici over 60 proponendo, nel caso ci fosse stato vietato di uscire, una pacifica manifestazione: tutti in strada sotto casa, seduti su una sedia e a distanza di sicurezza. Senza creare assembramenti né bloccare il poco traffico di questo periodo. Saremmo stati milioni, sfido a non essere visibili ai media e alla politica della maggioranza. D’altronde su può manifestare in modo eclatante anche da soli, non dimentichiamo Jan Palac o piazza Tienammen.
    pietro buccilli.

      • Pietro Buccilli il 30 Aprile 2020 alle 09:16
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      Buongiorno. Vorrei sapere, per cortesia, per quale motivo il mio scritto non è stato pubblicato, forse l’argomento non é di interesse? Non mi sembra aver usato termini inappropriati. Attendo un vostro cortese riscontro. Grazie. Pietro Buccilli.

    • Filippo il 29 Aprile 2020 alle 09:01
    • Rispondi

    Buongiorno Giorgia, vorrei domandarti una cosa che non riesco a capacitarmi perché ignorante e cioè: se i dpcm si fanno per urgenze e sono degli atti amministrativi e inoltre vengono usati contro la libertà individuale o di culto e altro, inoltre con affermazioni del tipo io/noi consentiamo, vi permettiamo, risulterebbero illegittimi, proprio perché usati con un dpcm su questi diritti. Allora mi domando: se presidenti della corte Costituzionale, come Baldassarre si esprimono in tal senso, allora mi chiedo, ma il nostro Presidente della Repubblica oltre ad essere il nostro difensore della costituzione, non è stato anche Presidente della corte Costituzionale? Quindi , e domando da profano, non sarebbe politicamente realistico domandare se tutto quello che accade è in linea con la nostra bella e amata costituzione? Nel caso venga violata, quali sono i mezzi che ha a disposizione nei confronti di un governo che perpetua di continuo questo andazzo? Lui contro il premier che usa i pieni poteri in un paese democratico dove il Presidente della Repubblica difende per l’appunto la costituzione, cosa dovrebbe fare? Non credo che gli debba fare una telefonata privata e dirgli : caro Peppino queste cose non si fanno, mi raccomando da domani fai diversamente. O deve dare conto al paese ormai martoriato economicamente e che nonostante sia ignorante in materia, si dimostrato obbediente e responsabile fino ad oltremisura? Ora credo che sia arrivato il momento di avere risposte unicamente da lui che è il nostro garante sulla costituzione e sulla democrazia, oltre ad essere un capo di Stato. In Italia si sente solo una parola. Ora BASTA.
    Scusami , ma vorrei capire ,come tutti gli italiani in che paese viviamo e chi deve tutelarci ed è per questo che ti chiedo, ma sono sicuro che non hai bisogno del mio dubbio per farlo, dì lasciare il cerino acceso proprio a chi ha l’obbligo di difendere quanto sopracitato il Presidente della Repubblica, che se ci dice che il premier sta facendo bene il suo lavoro c’è ne faremo una ragione, altrimenti deve far finire questo scempio e sostituire tutti. Urgentemente.
    Una buona giornata
    Filippo

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