Un’altra banca salvata con soldi contribuenti come aveva fatto la sinistra, fare subito separazione tra banche commerciali e d’affari

Carige: un’altra banca salvata con i soldi dei contribuenti, come aveva fatto più volte la sinistra. Non può essere questa la soluzione: è il nostro sistema bancario che non funziona e che va rivisto fin dalle basi, a partire dalla separazione tra banche commerciali e banche d’affari, come propone da anni Fratelli d’Italia. Va fatto subito.

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2 commenti

    • Sandro Cecconi il 8 Gennaio 2019 alle 17:49
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    Mia cara e stimata Giorgia,

    Provengo dall’ambiente bancarie. Fatta questa doverosa premessa, passo al commento.

    E’ più che ovvio il fatto che questo salvataggio è ben diverso dagli altri avvenuti dopo il fallimento. Questo prima che il fatto avvenisse.

    Il problema di fondo comunque sono i controlli da parte dei controllanti. Esiste una carenza totale di normativa che attribuisca agli organi di controllo il potere per intervenire alle prime insorgenze di possibili crisi per far decadere con effetto immediato gli amministratori, il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale. Se la Politica si decidesse subito a legiferare per dotare gli organi di Controllo di tale potere significherebbe prima di tutto assegnare delle responsabilità oggettive proprio a questi Organi di Controllo.

    La domanda che mi sto ponendo da oltre trent’anni è proprio il motivo per cui siamo ancora “a carisimo amico” dovendo assistere a tali scempi senza mai poter avere una risposta plausibile da parte di alcuno degli interessati.

    A quanto sopra aggiungo un altro argomento altrettanto dirimente che è il seguente.

    Occorre cambiare completamente prospettiva in merito agli attori del mercato che nel nostro Paese continua a passare il vecchio concetto che gli unici due attori sono i risparmiatori e i prenditori di danaro ovvero imprese e famiglie.

    Eppure proprio la crisi del 2007/2008 avrebbe dovuto insegnare che in realtà gli attori sono tre. Il terzo è lo Stato. Uno Stato efficiente ed efficace a cui deve essere demandato non solo la competenza regolatrice ma anche quella di intervento vero, reale e concreto come quello di una “temporanea – ripeto, ribadisco e enfatizzo temporanea – acquisizione per poter rivendere il bene acquisito tramite nazionalizzazione, con un profitto anche elevato che va a beneficio dello Stato che siamo tutti noi cittadini italiani. Dobbiamo iniziare a pensare che ogni azienda è un bene vero e proprio, bene da proteggere in quanto genera ricchezza per lo stato in cui risiede.

    Sono certo che tu avrai seguito il caso USA che la prima decisione presa, su input di Ben Bernanke, quando scoppiò la crisi fu quella di salvare a qualsiasi costo le aziende e dopo soli pochissimi anni ha introitato utili molto ma molto corposi. Tra l’altro lo fecero anche i sindacati a salvaguardia dei posti di lavoro e pure loro hanno fatto guadagni elevatissimi andati a beneficio dei fondi pensioni dei lavoratori.

    Che poi sia giusta la tua proposta è fuori di dubbio che può essere benissimo inserita in una riforma con contenuti diversi.

    Dobbiamo essere noi di FdI progettare e presentare proposte davvero innovative tese a risolvere le possibili crisi che non potranno mai essere “abolite” per leggi. Gli esperti non ti mancano per la progettazione di proposte innovative.

    Un saluto cordiale a te e a FdI e ad maiora per tutti noi.

  1. signor Sandro Cecconi, questi ispettori di Controllo, sono dipendenti della banca Carige oppure sono inviati Dal Bankitalia……….non ha sospetti che proprio loro vorrebbero prendere il posto di quegli Amministratori accusati di inefficenza Amministrativa ?

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