Dall’Olanda arriva una notizia sconvolgente che mi lascia senza fiato: Noa Pothoven ha chiesto e ottenuto l’eutanasia. Noa aveva 17 anni. Era stata stuprata, e non si era mai ripresa. La sua morte è una sconfitta per tutti: è la sconfitta di un’intera civiltà che ha smesso di difendere la vita, è la sconfitta di un’Europa che non riesce a stare a fianco alle donne vittime di violenza. Con la morte di Noa il suo stupratore ha vinto due volte. E non è giusto. Io non mi arrendo e continuerò a lottare contro la cultura della morte, contro una società insensibile che abbandona le persone fragili e offre alle vittime solo la possibilità di morire per alleviare il dolore.
4 commenti
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Suggerirei, a proposito di come l’Italia trattai suoi giovani, l’illuminante relazione di Barbara Palombelli: https://www.youtube.com/watch?v=Gfoztx52feo
Prego non tenere nel cassetto le mie email per settimane “in attesa di moderazione”! Grazie.
La morte di NOA Pothoven rafforza le mie convinzioni , a chi stupra va staccato il pene con un paio di forbici arrugginite. La castrazione chimica NON SERVE A NULLA . Se a quel maledetto stupratore gli fosse stato staccato di netto l’oggetto delle sue brame, sicuramente sarebbe morto d’infezione e la povera Noa, forse si sarebbe sentita appagata . Non si può morire a 17 anni per un delinquente assassino maledetto. PRIMA O POI CI ARRIVEREMO E ALLORA AVREMO VINTO SU QUESTI ZOZZI SCHIFOSI
Condivido PIENAMENTE. LOTTIAMO contro i zozzi schifosi maledetti fino alla fine della loro vita!!!
inaudito nel 2019. dove era la famiglia??