Meloni al Corriere: «FdI darà voce alle categorie massacrate dal governo»

Di Paola Di Caro

Il presidente di FdI: via i Dpcm di Conte e finita l’emergenza si torni a votare

Se il governo «adesso che la situazione è ormai fuori controllo» vuole davvero coinvolgere l’opposizione — come alcuni propongono nella maggioranza e come Silvio Berlusconi chiede insistentemente — allora secondo Giorgia Meloni «servono patti chiari. Molto chiari».

Quali?
«Nel caso si immaginasse di volerci trascinare nel loro fallimento, che di questo si parla, pongo tre condizioni. Primo, servono regole di ingaggio trasparenti, chi fa cosa e come. Secondo, il governo deve ammettere che l’efficacia della propria azione è stata nulla e abolire i provvedimenti sbagliati. Terzo, va stabilito fin d’ora, con garanzia del capo dello Stato, che appena usciti dall’immediata emergenza si torna a votare».

Una collaborazione sarà a dir poco difficile…
«Qui di difficile, anzi di insopportabile, c’è il modo in cui questo governo ha gestito l’emergenza. Da otto mesi navigano a vista, con il premier Conte che fa Dpcm ogni 4 giorni ben attento ad apparire in tivù nel weekend per parlare agli italiani nel prime time, ora scaricano su intere filiere produttive le loro responsabilità, senza portare alcuna evidenza scientifica sulle responsabilità del contagio da parte di quei settori».

Però sono i provvedimenti che più o meno in tutta Europa si stanno adottando: sbagliano tutti?
«Ma il problema non è la singola misura, è che non si ha idea delle priorità e si manda sul lastrico la gente senza dare alcun ristoro».

Conte ha assicurato che le categorie colpite avranno aiuti importanti.
«Finché non sappiamo le cifre parliamo del nulla. Il ristoro deve essere totale. E deve prevedere anche il risarcimento per chiunque abbia speso soldi, tanti, per adeguarsi ai protocolli richiesti che ora vengono considerati inadeguati. Siamo pronti a organizzare un presidio permanente davanti a Palazzo Chigi per ascoltare le ragioni di chi sta perdendo tutto, tre parlamentari di FdI che sono anche ristoratori sono pronti allo sciopero della fame finché non sarà chiaro quanti soldi vanno a chi».

Che altro si poteva fare con questa crescita dei contagi?
«Tutto ciò che non è stato fatto e che noi da mesi chiediamo. Cosa si sta facendo per il trasporto locale, per il tracciamento, per mettere in sicurezza i più fragili?».

Cosa avreste fatto voi?
«Sicuramente non avremmo detto, come ha fatto Conte, che possono essere chiuse “attività sacrificabili”. Parole terribili, chi vive con quelle attività non può “sacrificare” proprio nulla».

Esistono alternative?
«Lo abbiamo detto e scritto, da mesi: test rapidi a tappeto per il tracciamento, anche operati da farmacisti; trasporti pubblici potenziati con pullman privati, con taxi collettivi anche degli Ncc; per le scuole termoscanner e non banchi a rotelle, tensostrutture, spazi da chiedere ai privati; sanificazione a spese dello Stato. E soprattutto stabilire un ordine di priorità».

Quale?
«Se le categorie più a rischio, come tutti i dati confermano, sono gli anziani e chi ha malattie pregresse, serve assistenza domiciliare, serve mettere in sicurezza chi non lo è, garantendo ospitalità negli hotel, che tra l’altro non stanno lavorando, per chi non può isolarsi e per chi naturalmente lo voglia. Conviene molto di più spendere per questo tipo di sostegno che per le terapie intensive. Ma invece no, si è agito su singoli settori, massacrandoli, senza una logica».

Non è logico limitare le attività dove maggiormente si concentrano le persone?
«Ma non si può fare un discorso di settore. Se ho un ristorante con grandi spazi, rispetto le regole, perché non posso accogliere i clienti? Si diano prescrizioni stringenti, non divieti uguali per tutti in situazioni diverse. Come diverse sono le situazioni sul territorio. Dove c’è un cluster si chiude, altrove no».

Servivano piu poteri per le Regioni?
«Su di loro sono state scaricate responsabilità senza dare poteri necessari per rispondere all’enorme sforzo richiesto. Continuiamo a dire che la competenza in materia sanitaria è delle Regioni, ma l’articolo 117 della Costituzione, comma 2, lettera Q, attribuisce allo Stato la “profilassi internazionale”, ovvero tutte le norme necessarie da adottare per evitare che si espanda un’epidemia. E alle Regioni non sono stati attribuiti, o sono stati attribuiti troppo tardi, poteri da commissari straordinari che permettono di operare velocemente in deroga al codice degli appalti».

Oggi però il rischio è la rabbia sociale. I fatti di Napoli non chiamano alla responsabilità anche voi?
«La violenza va condannata senza se e senza ma, da qualunque parti arrivi. Ci sono realtà che stanno approfittando della disperazione della gente e che fanno pagliacciate funzionali al regime, perfino a una strategia della tensione. Ma il disagio c’è. E si affronta solo dando risposte. Protestare contro il governo deve restare legittimo, senza violenza, ma pretendendo soluzioni all’altezza della situazione».

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8 commenti

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    • Baldacci Miriano il 26 Ottobre 2020 alle 00:23
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    Benissimo;tutti con te …. ma intanto con tutta l’ irrazionalità e perfidia,dimostrata da Conte, chiudendo tutti i ristoranti,dopo averci fatto spendere per gli adeguamenti anti virus,dopo..tutto…,prendendo in giro i poveri lavoratori del settore:chiudere alle 18;che significa??in Italia è pranzo dalle 12alle 15,punto..quale 18?in Austria ,forse ,si pranza anche alle17;ma non qua!..quindi ci prende in giro anche con piccoli bluff da puttanella ,chi non è del settore penserà che alla fine far chiudere alle 18 in fondo è stato bravino…ma alla fine;ripeto tutti con te;..ma come lo fermiamo;visto che nessuno a voce in capitolo..è un dittatore più forte di qualsiasi opposizione che si democraticamente…allora come facciamo a far valere i nostri diritti sacrosanti?..nessun ristorante italiano si è rilevato dannoso per il problema Covid..l’asporti ???.quante mani toccano i pacchetti col cibo?..ma d’altronde si fa lavorare solo poche categorie…!molti stranieri !ormai stanno rovinando una intera categoria,categoria di gente perbene,lavoratori onesti che danno lavoro ad altri sudando insieme ad essi!
    Basta leviamolo di torno ;è un governo di incapaci!!

    • Filippo il 26 Ottobre 2020 alle 08:36
    • Rispondi

    Giorgia buongiorno, la rabbia sociale non è stata solo a Napoli, ma anche a Roma , Catania e sarà sempre peggio, perché questo terrore mediatico è stato voluto e mi viene da pensare, per scopi privati ed economici, come se fossero degli scambi di favori, ad esempio con la Germania ecc..Nessuno fa niente sapendo cosa sarebbe accaduto (ma questo è solo l’inizio) è un governo fantoccio. Come dici tu e come recita la costituzione il Presidente della Repubblica potrebbe sciogliere anche le camere in considerazione del fatto che il popolo non è più rappresentato da questa mercenaria maggioranza. Ma non lo fa. Credo sia giusto andare al voto come sostieni tu e il settanta percento degli italiani. La fiducia è ormai scomparsa tranne per i loro sostenitori che sinceramente non comprendo come facciano ancora oggi a farlo visto la ormai distruzione e fame che incalza in questo ex meraviglioso paese.
    Giorgia non lo so se mi darai ragione o meno, ma credo con molta amarezza e franchezza che gli accordi con questa gente non porterà da nessuna parte, tantomeno al voto. E siccome accadrà questo , anche se si spera il contrario, ma se succederebbe significherebbe che sono responsabili e non lo sono, l’unico modo è per me unirsi in tutta Italia con l’ausilio di tutto e di più per contestare a Roma con l’unica strada percorribile e che tu come leader di partito sostieni da sempre, di impegnare il Presidente della Repubblica a sciogliere le camere e andare al voto democraticamente SUBITO. Questo perché la speranza di ottenere un accordo con loro non accade MAI , perché le loro intenzioni sono quelle di arrivare a fine legislatura e lo faranno.

  1. Buon giorno, sono Paola Racchini ;
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  2. Credo che allora non vi rafanno collaborare,loro a prescindere se muoino o meno gli italiani,pensao solo alle loro sedie

    • Giorgio il 26 Ottobre 2020 alle 10:31
    • Rispondi

    Buongiorno giorgia, adesso questo governo ha fallito all’evidenza di tutti e tutti i sensi adesso fate la voce grossa con questi incompetenti che non funziona niente.era in previsione la bomba sociale al sud! Mi dispiace per questa gente.ripeto fate la voce grossa se serve mettete anche mattarella che questi esaltati ci portano nel fosso!!! Lo diceva il prof.cacciari del pd di vecchia guardia che se non cambiamo marcia con questi disperati finiamo molto male!!

    • MARIA GRAZIA bielli il 26 Ottobre 2020 alle 10:56
    • Rispondi

    Ottima la tua intervista, ma collaborare con questo governo sconquassato, direi che non è proprio il caso, poterebbero anche noi nel baratro dove stanno sprofondando. Ma questo credo sia un problema inesistente, visto che non si son mai degnati di convocare né te e né Salvini, procedendo a tentativi, senza aver visione delle vere necessità del popolo e di come poter agire per frenare l’epidemia del Virus. Tutto era previsto e nulla hanno fatto, adesso che aumenteranno i licenziamenti, le imprese chiuderanno, quello a cui assistiamo adesso (dimostrazioni) non è nulla, il peggio deve ancora venire!

    • Anna il 26 Ottobre 2020 alle 15:16
    • Rispondi

    Serve andare in piazza senza se e senza ma basta non è possibile accettare di farci morire di fame l’Italia sta morendo ma di fame altro che covid e a questi bastardi non importa nulla. Bisogna attivarsi subito facendo barricate fuori e dentro il parlamento xchè questa è dittatura e non possiamo permettere a questi sciacalli di continuare questo massacro.

    • Sandro il 1 Novembre 2020 alle 11:51
    • Rispondi

    Gia’…e’ propio la parola sacrificabili che fa imbestialire.di sacrificabile ci sono solo gli stipendi ed i benefit della politica.paese con deficit alle stelle in recessione e stipendi altissimi a chi lo gestisce… Siamo in difficolta’ lavorate a 5000 euro al mese netti.mi pare un signor prendere…non si puo’ sentire 8000 12000 20000 euro con i problemi che abbiamo.la differenza si deve utilizzare per aiutare qualcuno.per esempio se il min.tal dei tali rinuncia a 3000 euro tutti i mesi…2000 li lascia in cassa allo stato e 1000 li da tutti i mesi ad un nucleo famigliare bisognoso.se tutti i politici facessero questo allora si che aiutetebbero la gente.chiaro non risolverebbero i problemi del paese..ma credetemi che 1000 euro ad una famiglia bisognosa fanno molto.900 politici possono aiutare 900 famiglie al mese.900 famiglie o negozianti che avrebbero un aiuto concreto.e’poco ma sarebbe un bel gesto e soprattutto un voler dare davvero un sostegno.non a chiacchere.infondo se prendi 5000 euro non e’ che stai male male…da 12000 a 5000 sono 7000 di differenza che vanno in parte in cassa allo stato ed in parte ad aiutare la fascia piu debole e quella di mezzo che sta sparendo.aiutiamoci tutti ma anche voi politici aiutate.

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