Giorgia Meloni: Revocare definitivamente alla Turchia lo status di Paese candidato all’adesione alla Ue (video)

 
L’intervento integrale del presidente di FdI alla videoconferenza “La Turchia di Erdogan” promossa dal Dipartimento Esteri di Fratelli d’Italia, coordinato dal capodelegazione di FdI al Parlamento europeo Carlo Fidanza. Si tratta del secondo appuntamento del ciclo “Caput mundi, il mondo visto da destra”. 
 

Buonasera a tutti,

grazie a tutti voi che avete seguito questo interessante approfondimento, grazie agli autorevoli ospiti e al dipartimento Esteri di Fratelli d’Italia capitanato da Carlo Fidanza che ha voluto organizzare questo appuntamento.

Le polemiche scaturite in seguito all’incontro di Ankara, tra i vertici dell’Unione europea e il Presidente turco, e poi ancora le parole di Mario Draghi molto dure nei confronti di Erdogan, hanno avuto il merito di riaccendere i riflettori sul tema delle relazioni tra l’Unione europea e la Turchia.

Ora io non voglio ora soffermarmi sulle questioni di protocollo, se fosse opportuno o meno prevedere una poltrona in più, se quello di Erdogan sia stato uno sgarbo istituzionale o un affronto sessista. Ho letto molte opinioni a riguardo e probabilmente tutte queste letture hanno un fondo di verità.

Credo che a monte ci sia che due messaggi restano in tutta la loro forza comunicativa e purtroppo sono entrambi dei messaggi negativi. Il primo è che quell’immagine di una donna ai margini, del Presidente Michel impacciato, ha una potenza evocativa fortissima in Turchia e in tutto il mondo islamico. Michel Houellebecq, in un fortunato libro di qualche hanno fa, l’avrebbe definita “Sottomissione” ed è proprio questa la sensazione che io e crede tanti alti abbiamo provato vedendo quelle immagini.

Il secondo, strettamente collegato al primo, è che questa missione doveva essere il momento in cui l’Europa, compattamente, diceva basta alle provocazioni di Erdogan e invece ne è uscita l’immagine di un’Europa divisa e balbettante di fronte ad un interlocutore forte e risoluto.

La verità è che l’UE nei rapporti con la Turchia di Erdogan deve svegliarsi. Negli ultimi anni Erdogan ha intensificato l’involuzione della Turchia in chiave islamista, riducendo gli spazi di libertà e procedendo a riconversioni di luoghi cari alla cristianitá come Santa Sofia; ha messo l’Europa sotto il ricatto migratorio ottenendo dall’Ue miliardi di euro per bloccare i flussi di profughi che arrivavano dalla Siria e di migranti economici dal resto dell’Asia; ha avviato una politica espansionistica nel Medio Oriente e nel Mediterraneo, dalla stessa Siria al Nagorno Karabakh, dalle acque antistanti Grecia e Cipro fino ad arrivare in Libia; ha perseguito un’agenda di politica estera aggressiva di fatto ispirata ad una visione neo-ottomana.

Ma la sua influenza preoccupante si sta esercitando non soltanto fuori dai nostri confini ma anche dentro l’Europa, dove Erdogan si è fatto portatore dell’Islam político, legato alla Fratellanza musulmana, incitando i turchi e i musulmani residenti nel Vecchio Continente a colonizzarci facendo figli e finanziando la costruzione di centri culturali e moschee. Eclatante l’ultima vicenda della più grande moschea di Francia, e forse d’Europa, che verrà costruita proprio a Strasburgo, città considerata da sempre il cuore dell’Europa. Quando qualcuno in Europa ha osato criticare queste scelte, Erdogan ha sempre denunciato una presunta propaganda anti-islamica.

Lo voglio dire chiaramente e a scanso di equivoci: il problema non è l’Islam in sè ma l’utilizzo politico dell’Islam e il sostegno indiretto ai gruppi jihadisti. Il problema non sono i cittadini turchi ma una politica di potenza del governo turco che è largamente incompatibile con i valori e gli interessi europei. È di questo che l’Europa deve prendere consapevolezza.

I rapporti tra Ue e Turchia vanno rivisti necessariamente e rapidamente e vanno rivisti alla luce degli eventi degli ultimi mesi.

Non possiamo più accettare il ricatto migratorio contro uno stato membro come la Grecia e contro l’Unione Europea. L’Unione deve agire per il ritorno in Patria dei profughi siriani e deve difendere i propri confini esterni dall’immigrazione irregolare. Non possiamo più accettare le provocazioni nel Mediterraneo orientale ai danni di Cipro, l’invio di mercenari jihadisti in Artsakh, la politica espansionistica in Libia.

E non possiamo accettare tutto questo. Non possiamo accettare che la Turchia finanzi l’Islam politico in Europa, che alimenta quella separazione culturale denunciata, per una volta correttamente, anche da Macron.
Con una Turchia che ritorni in questo alveo si potranno magari anche fare accordi doganali e commerciali come si fanno del resto con mezzo mondo, difendere la presenza e gli accordi strategici che tante aziende italiane hanno sottoscritto in questi anni. Ma questo non vuol dire che la Turchia sia parte dell’Europa.

Non è un caso che Fratelli d’Italia ritenga che la Turchia, per storia, geografia e cultura, non faccia parte dell’Europa così come noi la intendiamo. E questi atteggiamenti l’hanno ulteriormente allontanata dall’Europa, ai nostri occhi e non solo. È arrivato il momento di revocare definitivamente alla Turchia lo status di paese candidato all’adesione alla Ue e dire no, una volta per tutte, all’ingresso della Turchia in Europa.

Se Mario Draghi vuole essere davvero credibile, anziché dare del dittatore a un presidente comunque eletto dai cittadini, ci aspettiamo che ponga urgentemente questa questione sul tavolo del Consiglio Europeo.

E se lo farà noi saremo al suo fianco e certamente l’Italia farà un servizio all’Europa, che potrà finalmente riscoprire il senso del proprio stare insieme, della propria identità e dei propri interessi geostrategici.

 
Giorgia Meloni

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13 commenti

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  1. I turchi?…brava gente; ma dominata da dittatori islamici. Meglio lontano da noi, già siamo inguaiati con Cina,Francia e Germania,ci mancano solo : Mamma…li turchiiiiiiiiiiiii……

    • Massimo il 14 Aprile 2021 alle 00:04
    • Rispondi

    Se la Comunità Europea fosse davvero credibile e autorevole dovrebbe secondo me avere un sussulto d’orgoglio, prendere metaforicamente a braccetto Erdogan e dirgli “Caro Amico, tu qui sei il benvenuto ma se vuoi entrare a fare parte della na.famiglia devi pagare il biglietto di ingresso, altrimenti quella è la porta”.

    • Pino 007 il 14 Aprile 2021 alle 02:44
    • Rispondi

    Letto quanto sopra ed ascoltato il discorso in diretta della Meloni, posso senza dubbio ribadire che la Turchia oltre ad essere un pericoloso veicolo islamico, quello stato non fa parte dell’Europa, geograficamente parlando, se non all’attuale medio oriente, inoltre la evidente espansione dittatoriale di erdogan verso altri Paesi, dimostra chiaramente la sua volonta’ di riuscire alla sottomissione di questi ultimi non solo come islamizzazione ma come creazione di una futura forza combattiva. Quindi ritornando alla nostra collaborazione come stato membro della UE, l’attuale presidente del consiglio Mario Draghi deve farsi portavoce che l’Italia e’ definitivamente contraria all’ingresso della Turchia nell’unione europea.
    Questo non ha nulla a che fare con accordi commerciali esistenti o futuri, ( salvo diaboliche ritorsioni che potranno nascere da parte del sultano ).
    Ora staremo in finestra per vedere quali reazioni nasceranno dalle proposte del Mario Draghi alla UE.

    • Gianfranco il 14 Aprile 2021 alle 10:25
    • Rispondi

    Il problema turco è una questione atavica. Ora,da parecchi anni se ne riparla. Europa debole in difesa e vigliacca in attacco. Ma quale unione europea,tutti pensano solo e sempre ai proprii interessi di campanile e l’Italia? Come sempre si accoda. La Turchia non deve entrare a farne parte x parecchi motivi fra i quali ne cito 2. Posizione geografica e islamismo radicale imperante. Le radici dell’Europa sono cristiane anche se gli stati appartenenti se ne sono dimenticati
    . I sinistroidi italiani vogliono aprirle le porte,ma il problema è che nel centrodestra Forza Italia ha sempre perorato la causa e non mi stupirei che pure la Lega tradisse le vecchie posizioni adducendo qualche scusa. Ormai sono diventati i secondi 5 stelle x volta gabbana…

    • Silvy il 14 Aprile 2021 alle 10:35
    • Rispondi

    Sino a quando la Turchia ha queste persone che comandano neanche si
    doveva accettare la sua candidatura all’UE,in ogni caso si dovrebbero rivedere i trattati.
    Ma l’UE (cioe’ la Germania )che non aveva interessi a far arrivare da loro migliaia di profughi Siriani ha costretto l’Europa a donare miliardi ai Turchi,poco importa all’UE ( Germania ) dei profughi che arrivano in Italia.
    Questa e’ l’Unione Europea !!!!!!!!!!

    • Franco Cordiale il 14 Aprile 2021 alle 10:56
    • Rispondi

    CHI PECORA SI FA, LUPO SE LO MANGIA, recita il noto proverbio. Il tiranno turco, ha ben compreso questa Europa, dal ventre molle quanto marcio e le due cose vanno assieme.!
    UNA Europa nelle vesti fradicie e consunte di codesta UE, la quale sgancia soldi per non farsi invadere da ONDATE di PROFUGHI VERI, causate dalle guerre USA E NATO E FRANCIA E GB per “esportare la democrazia” e massacrare i popoli siriano ed irakeno e curdo e libanese… Le chiamano “distruzioni creative”… Ai profughi veri si associano le solite orde di profittatori e malviventi, che gli “umanitari” cosiddetti vogliono assolutamente indistinguibili dai primi.
    ERDOGAN GIOCA SPORCO, COME SEMPRE, essendo egli stesso CAUSA DI SRADICAMENTI, PERSECUZIONI, DEPORTAZIONI. RICATTANDOCI DI ABITUDINE.
    Questa Europa molliccia e nauseabonda cerca solo di “tenerselo buono”, mentre lui incoraggia i suoi turchi all’estero a far esplodere la BOMBA DEMOGRAFICA.
    In effetti, questa Europa e’ proprio una… turca per i suoi bisogni…

    • Gino Cerutti il 14 Aprile 2021 alle 11:06
    • Rispondi

    Caro Cordiale. Anche lei scrive bene. MA QUI BISOGNA AGIRE. CHE NE DIREBBE DI UNA BELLA DIMOSTRAZIONE DAVANTI ALL’ AMBASCIATA TURCA, con tanto di numerose bandiere tricolori.? Gia’… Ma poi salterebbero fuori le solite BOLDRINI, gli ZINGAROTTI, le Raggi, i LETTA, i Fratoianni “difensore degli studenti” (che pagliaccio…) a lamentare e piagnucolare stracciandosi le vesti, che “nel corteo c’erano quelli di Forza Nuova e Casa Pound”… ORRORE… ORRORE… Colpa nostra, che non li mandiamo a…

  2. Molte chiacchiere non servono a nulla e chi segue <Contro CorrenteS di Mario Giordano può farsi una idea di quanto siano coloro che subiscono ed implorano per ottenere il proprio! Mancano le ed il coraggio di farsi sentire e non si dimentichi che la Turchia è un <AlleatoA molto importante per la N.A.T.O! Gli U.S.A. nulla hanno detto quando, prima di Erdogan, si perseguitavano i Curdi, così come oggi tacciono perchè fa comodo chiedere ed ottenere passaggi per entrare in mar Nero! Non aggiungo nulla su questa strana Europa che sa solo gracchiare e poi scodinzola quando trova chi ha il bastone, fatta eccezione per chi realmente sa il fatto suo!

    • Filippo il 14 Aprile 2021 alle 13:14
    • Rispondi

    vorrei aprire un altro argomento, le case occupate; possibile che in Italia da quando arrivano questi sbarchi ci clandestini senza nessun controllo, sono iniziati l’occupazione delle case private, in barba alla costituzione della tutela alla proprietà privata, io mi chiedo può lo stato permettere queste cose? case private occupate da immigrati e lo stato non fa niente per ridare la casa ai legittimi proprietari? che hanno fatto tanti sacrifici per comprarla? e devono assistere alla distruzione dagli occupanti? dove è lo stato? perchè non protegge i cittadini Italiani da questi soprusi? noi paghiamo solo le tasse li il governo è molto presente a farci pagare, alla tutela dei nostri diritti è assente.

    • Riccardo Crocetti il 14 Aprile 2021 alle 19:31
    • Rispondi

    Sono perfettamente d’accordo: la Turchia non deve entrare nell’U.E. né ora , né mai.
    E l’Italia dovrebbe uscire dall’U.E. e dall’ Euro , al più presto!

    • Giorgio il 14 Aprile 2021 alle 22:10
    • Rispondi

    Condivido il discorso giorgia dai ultimi sviluppi la Turchia ebbene che resti fuori dalla ue, considerazione della comunità europea sarebbe bene rivoluzionare in tutti i settori con persone come draghi non questi burocrati che all’evidenza dei fatti hanno fallito.

    • Massimo il 15 Aprile 2021 alle 10:16
    • Rispondi

    anche io sottoscrivo la critica lettura dell articolo e le conseguenti condobisibili ipotesi da attuare ma sono ormai pessimista riguardo la SINISTRA al governo (prima se ne vanno a casa e meglio è per tutti) e soprattutto riguardo QUESTA EUROPA la cui debolezza si traduce nella forza di Erdogan e di soggetti simili.

    • Giovanni PEIS il 15 Aprile 2021 alle 10:29
    • Rispondi

    Insuperabile il discorso di Giorgia sulla Turchia attuale. Giudizi assolutamente equilibrati, comprensivi e privi di “odio politico”, giudizi che suggeriscono le soluzioni senza pretendere di esserne necessariamente gli esecutori.
    Non mi par di vedere altri politici alla sua levatura. E non solo in politica estera.

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