Giorgia Meloni a Draghi: «Il patrimonio di Alitalia che dobbiamo valorizzare»

Il testo della lettera del presidente di FdI al presidente del Consiglio pubblicata dal quotidiano “Il Messaggero”

Caro Presidente Draghi,

l’Alitalia è molto di più di una “famiglia un po’ costosa” e sa che dalle sue decisioni dipendono i destini della nostra comunità e di quelle centomila persone che vivono con angoscia questa crisi industriale, che certo non hanno causato.

Andiamo per punti. Primo: in Italia tutte le compagnie aeree falliscono. Meridiana/Air Italy, Volare Airlines, Eurofly, Gandalf. Pagano agli aeroporti le tasse più alte, l’eccellente controllo del traffico aereo di Enav è più costoso. Così il carburante e le rate di leasing.

Secondo: in Italia c’è una presenza massiccia delle compagnie low cost. In Francia non atterrano sugli aeroporti centrali, ma nella provincia, per non ledere la compagnia nazionale. Le low cost operano qui con contributi dagli aeroporti, mascherati da operazioni di comarketing. Finanziamenti opachi che acuiscono la concorrenza sleale. Servirebbero gare trasparenti e obblighi comuni, per esempio pagare stesse tasse. Lei ricorderà che durante la prima fase della pandemia le low cost hanno messo a terra la flotta (sovvenzionata) perché non c’erano passeggeri. Solo Alitalia ha garantito la connettività della Nazione, volando con 10 passeggeri per non interrompere un servizio essenziale e riportare a casa connazionali rimasti all’estero. È l’unica compagnia abilitata al trasporto di organi per i trapianti, radiofarmaci e passeggeri in barella. A chi affideremo tutto questo con una ‘mini Alitalia’ ripulita del nome e del glorioso marchio?

Terzo: il volo intercontinentale più ricco è Milano-New York, ma l’Italia lo devolve a una compagnia non italiana, né americana: Emirates. Si chiama diritto di quinta libertà in gergo aeronautico, quando si collegano due città di paesi diversi da quello per cui batte il timone della compagnia. Emirates non vola da Parigi a Los Angeles o da Francoforte a Tokyo o da Madrid a Buenos Aires. Come mai?

Quarto: Macron ha sospeso le tasse alle compagnie aeree francesi, con il beneplacito di Bruxelles. L’Unione ha adottato criteri discutibili sugli importi per gli indennizzi. Alitalia riceve 9 euro a posto, Air France 88.

Quinto: nessun ultraliberista si scandalizzi. Alitalia negli ultimi anni ha registrato perdite ingenti. Con la gestione pubblica erano molto inferiori. La forbice oscilla tra il 7% e il 25% del fatturato. Lo diciamo anche con autocritica, visto che fummo in maggioranza con i “capitani coraggiosi” del 2009, ma non abbiamo dogmi, si tentano soluzioni e se ne misurano gli effetti. La Francia salirà al 30% del capitale di Air France-KLM, l’Olanda è al 15%. Nel capitale Lufthansa sono presenti i Land tedeschi. La presenza dello Stato è determinante per la difesa di un interesse pubblico strategico in una Nazione che vive di turismo, cultura, enogastronomia, manifattura, promozione del Made in Italy. Presidiare la sovranità delle infrastrutture e dei collegamenti è vitale.

Sesto: lo Stato controlla ENI ed è incredibile che paghi il carburante a prezzi fuori misura. Gli aerei oggi si possono reperire a prezzi ultra vantaggiosi. Cassa Depositi e Prestiti può acquistare la flotta da Boeing e Airbus e concederla in leasing ad Alitalia a costi di mercato mentre l’affitto di aerei a prezzi stellari garantiva imprenditori cedenti che hanno creato la voragine.

Ecco, l’Italia intera, con le famiglie che rischiano il lavoro, vuole mordente e visione. Nemmeno sa che abbiamo la compagnia tra le più sicure e la più puntuale, con i migliori piloti, il catering primo fra tutti, gli operai specializzati e gli addetti alla manutenzione più bravi, l’assistenza al volo più professionale, tanto se ne è parlato male.

Cedere questi standard di qualità significa arrendersi. Possiamo sapere, oltre a quanti soldi risparmieremmo con una mini compagnia, quanto ci costerà non avere più Alitalia, cioè quanto perderemmo se costretti a volare con altre compagnie per promuovere l’Italia nel mondo e quanti soldi dovremmo sborsare per la continuità territoriale con le isole e le aree meno sviluppate?

La sovranità prevista dalla Costituzione si compone di tanti tasselli, tra cui la libertà di volare autonomamente, proprietari dei propri interessi, capaci di salvaguardare una delle tradizioni aviatorie più prestigiose della storia moderna. Una mini compagnia non ci farà toccare il cielo della rinascita italiana.

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11 commenti

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  1. Alitalia……..distrutta dal PD, nel 2.000 ,D’Alema, fece nomine di comodo con stipendi da nababbi,ed ecco che Alitalia è in discesa d’allora ad oggi.

    • MARIA GRAZIA bielli il 15 Aprile 2021 alle 10:47
    • Rispondi

    Avere una compagnia aerea nazionale è indispensabile. Alitalia è il marchio ITALIA. Un’Alitalia ridotta sarebbe solo una spesa inutile, ridurre tratte, aerei e personale non renderebbe utili maggiori, ma perdite maggiori. Come gli altri Stati tengono strette le proprie, dobbiamo fare del nostro meglio per mantenere tratte e personale. Spero non facciano ancora l’errore che che hanno già fatto con Autostrade!

    • Pino 007 il 15 Aprile 2021 alle 12:47
    • Rispondi

    Sono un ex crew di volo ( 1960/1975 ) della vecchia AZ, quando era VELANI a gestirla negli anni 60. Poi piano piano, colpa i sindacati di sinistra, la gestione in mano a nomi incapaci di gestire o meglio di capire un vettore aereo, il cui unico interesse era la borsa mensile e quella di fine rapporto, hanno dato il salasso all’azienda, fino ai nostri giorni che tra Renzi e incapaci specialisti hanno definitivamente affondato il marchio mentre il governo assisteva incapace o forse fregandosene della situazione. Oggi piangiamo e ci chiediamo del PERCHE’, forse, domani l’ALITALIA non ci sara’ piu’.
    Chiedetevelo e vediamo se onestamente riuscirete a capirlo.

  2. Condividendo appieno l’analisi fatta dalla cara Giorgia ed i due precedenti commenti, aggiungo le spese pazze fatte in passato, iniziando dai pagamenti tutto l’anno di Alberghi a 5 stelle per tutti i componenti dell’aereo anche in siti ove non erano sulla carta! Presidenti in carica e quelli onorifici, sempre con astronomiche ricompense! Montagne di ordinate e imballate, custodite in cassoni e mai utilizzate! Oggi si paga lo di chi ha voluto creare un di farfalle e farfalline, naturalmente sempre a carico del grande Popolo! Si cita la CdP, ebbene il grande Monti ha provveduto, unico al mondo, a porre anche l’imposta di bollo sul risparmio e dare un interesse , e beffardo ai Risparmiatori! Un mio calcolo fatto su oltre 60.000 euro di deposito, ben €.0,45 d’interesse concesso, contro .€.38,20 di prelievo! Mi chiedo se al cittadino risparmiatore conviene ancora affidare il proprio a simile ? Ha senso ancora mantenere in auge l’art.47 della nostra amata Costituzione?

    • Tita De Stalis il 15 Aprile 2021 alle 17:48
    • Rispondi

    Non me ne intendo di voli, anche perchè non ho mai volato, però mi chiedo, quanto ancora il contribuente italiano deve farsi carico di sprechi inconcepibili, di privilegi assurdi, di assunzioni fuori da ogni regola (se corrisponde alò vero che nessuna Compagnia è disponibile a subentrare ad Alitalia, senza un taglio feroce dei dipendenti, significa che sono state fatte tantissime assunzioni che non servivano. E po, i vari Commissari, cos’hanno prodotto, altri buchi ?
    Signori, e la Meloni può dire ciò che vuole, perchè così le con viene, io sono stufo, non possiamo continuare a foraggiare Alitalia per l’onore della Patria. Io fruisco di una pensiaone di 1200 € al mese, mi dite lo stipendio medio dei dipendenti di Alitalia ? Ditemelo e dopo possiamo ragionare.

    • Giorgio il 15 Aprile 2021 alle 21:35
    • Rispondi

    Condivido il suo discorso giorgia ,l’evidenza dei fatti attuali è la mala gestione della sinistra che ha istruito da parte dirigenti e la gestione. Nel tempo con riduzioni di capitale ecc.speriamo draghi con un giorgetti cominci a rialzare le nostre aziende fiore all’occhiello specialmente la nostra economia.

    • Pino 007 il 16 Aprile 2021 alle 02:30
    • Rispondi

    Difficile poter spiegare alla sig.ra De Santis, tutti i particolari che coinvolgono un vettore aereo Nazionale con un semplice mail attraverso il computer.
    Da una parte a ragione ma, bisognerebbe sedersi ad un tavolo e mostrarle tutti i dettagli. Ad ogni modo l’Italia ha bisogno e deve avere il suo vettore di bandiera.
    Poi su come e’ stata gestita e su come si sono fregati denaro pubblico e su come hanno impiegato centinaia di personaggi raccomandati ( normale piaga all’italiana) non necessari allo sviluppo di un vettore e’ un’altro discorso.
    Si sono susseguiti svariati capoccioni incapaci di risolvere il problema fino agli ultimi super commissari anche loro incapaci di individuare la fonte delle perdite.
    In fine, oggi, non c’e’ un vettore aereo che non sia in deficit, molti fattori coinvolgono la loro gestione, ma uno stratosferico deficit come quello dell’Alitalia e’ inammissibile. Salvare l’Alitalia si puo’…… molti piangeranno, perche’ sara’ un’operazione dolorosa.

    • Francesco il 17 Aprile 2021 alle 11:14
    • Rispondi

    Quello che emerge dai commenti di Draghi su Alitalia è la volontà, per incarico Europeo, di affossare la compagnia. Complimenti a Fratelli d’Italia che ha schematizzato, puntualmente, le cause della crisi della compagnia e della volontà di non farla rinascere; Draghi dovrebbe sostenere il progetto Alitalia, per tutti i motivi addotti nella lettera, con l’accento sulla paventata perdita di occupazione. Dalla lettera si evince la profonda conoscenza del problema e dei rimedi possibili. Perché non si punta su un finanziamento alla Compagnia con emissione di Titoli di stato pluriennali, dal momento che L’Europa ci vuole affossare? Certo ciò comporterà un nuovo indirizzo gestionale, fondato sulla interazione con le politiche del turismo e dei trasporti e sulla redditività degli impieghi.

    • Giovanni Balsamo il 17 Aprile 2021 alle 17:25
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    Peccato che la sua lettera, onorevole Giogia Meloni, non indica il modo in cui Alitalia possa continuare a operare senza ridimensionamenti strutturali, evitando però quello che a me pare un obiettivo irrinunciabile e, cioè, che le passività di esecizio continuino ad essere a carico del contribuente come è avvenuto negli ultimi, non mesi, non anni, ma decenni.

    • Patrizia Matticari il 20 Aprile 2021 alle 02:51
    • Rispondi

    Condivido in toto l’articolo e in più, aggiungerei che Alitalia è l’unica compagnia che in Italia fa volare i nostri cari animaletti e li accetta a bordo.
    Sarebbe davvero una GRANDISSIMA PERDITA rinunciare alla nostra Compagnia di bandiera, forza fratelli d’Italia, siamo con te Giorgia !!!!!

    • Massimo Vaccari il 20 Aprile 2021 alle 11:00
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    Oltre ad Alitalia andrebbero difese le Autustrade. Pare gli Spagnli abbiano vinto il ricorso presentato per aggiudicarsi la A5.
    Speriamo Draghi non permetta questo furto.
    Confido ancora in FdI per avere chiarimenti

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