Rivolgo un appello al premier Draghi e al ministro Di Maio affinché intensifichino gli sforzi per riportare a casa Andrea Costantino, l’imprenditore italiano di 49 anni prelevato forzatamente dalla polizia degli Emirati Arabi lo scorso 21 marzo mentre si trovava assieme alla sua compagna e a sua figlia in un hotel di Dubai, città in cui vive da tempo per lavoro. Un caso su cui è sceso un silenzio assordante. Ad oggi l’imprenditore si trova detenuto in una prigione vicino Abu Dhabi: non gli è stata data alcuna spiegazione sul perché dell’arresto e nessun capo d’accusa è stato formalizzato a suo carico. La sua famiglia è in costante contatto con la Farnesina, eppure la situazione continua a sembrare bloccata. Andrea Costantino rischia di pagare, ed in realtà temiamo stia già pagando, il prezzo altissimo di una forte tensione diplomatica in corso tra Italia ed Emirati Arabi che rischia di trasformarlo in una specie di “ostaggio” o perlomeno in una sorta di pedina di scambio per ripristinare commesse e forniture militari interrotte dall’Italia verso gli Emirati. Come Fratelli d’Italia ci siamo mobilitati con una lettera all’Alto commissario per la politica estera dell’Ue, promossa dal nostro capodelegazione a Bruxelles Carlo Fidanza, e con un’interrogazione parlamentare alla Camera a firma di Andrea Delmastro. Il governo ha il dovere di riportare a casa il nostro connazionale, non molleremo finché non avremo ricevuto risposte chiare e fino a quando Andrea Costantino non avrà potuto riabbracciare i suoi cari.
Lug 22
1 commento
Il bis di quanto successo in Egitto con Regeni e Zaki si ripete. Prima vendiamo le armi all’Arabia Saudita per fargli bombardare lo Yemen, ed ora per chissà quali criminali interessi, non foraggiamo più altrettanti beduini coi nostri copiosi arsenali. Siamo tra i più loschi guerrafondai del pianeta, travestiti da pecorelle perbene e ci chiediamo cosa ci sia sotto? O_o Voglio proprio vedere come ci faremo rispettare, se noi per primi non meritiamo alcun rispetto. Chi è senza peccato scagli il primo missile… giusto a Gaza qualcuno ci crede davvero.
Che gli facciamo agli Emirati Arabi, non gli compriamo più il petrolio? Gli facciamo un bell’embargo e li mettiamo alla fame? Ahahah!
Alla fine ci rimette sempre la cittadinanza delle scelte scellerate di governi criminali. Ora ad es. dando la cittadinanza a Zaki lo libereranno all’istante, perchè di colpo si troveranno un cittadino italiano (proprio come Regeni) in carcere e, per evitare un incidente internazionale, ce lo manderanno qui su un tappeto rosso volante con tante scuse cospargendosi il capo di cenere, anzi, di sabbia del Sahara. Il bello è che quei dementi della sinistra ideologico-distorta, distopica e degna di questo Paese delle Meraviglie ci crede davvero in queste pagliacciate formali, come con la fata del dentino. Già mi vedo Mattarella appuntare una medaglia al petto del povero Zaki, se mai lo libereranno, povero disgraziato. Ma ora c’è Costantino sotto la luce dei fari: e vai con la prossima vittima!