Meloni a Il Fatto Quotidiano: "Il premier e' Schettino. Ed e' commissariato dal Colle"

L’intervista di Carlo Tecce.

“C’e’ un laboratorio al Quirinale”, può essere il titolo per un romanzo giallo, per un’appendice di fantascienza.

Giorgia Meloni, racconti. «Non fabbricano mutanti ne’ mostricini, il mio era un ragionamento serio».

Il punto di partenza? «Giorgio Napolitano pratica il presidenzialismo, commissaria Palazzo Chigi e gli italiani non sono stati avvisati o consultati».

Ancora con questa menata. «Capisco che ci siamo abituati a non fare le elezioni. Ma l’Italia e’ ancora un Nazione sovrana e non va bene che il Colle protegga l’alleanza tra Renzi e Berlusconi per riformare la Costituzione e per sfornare l’ennesima e pessima legge elettorale».

Renzi dice che non accetta condizioni. «A parole e’ bravissimo, nei fatti sta già smentendo se stesso. Ha formato un governo con le stesse facce e con gli stessi programmi di Enrico Letta e subisce, come il predecessore, le indicazioni di Napolitano».

E chi fornisce le indicazioni a Napolitano? «La politica, che si sente debole e ha abdicato al suo ruolo. E l’Europa, che ci governa come se fossimo uno di quei paesi porcellini, i Pigs, Grecia e Portogallo».

Voi siete contro la moneta unica. «E allora? Noi siamo per bilanciare il rapporto tra Roma e Bruxelles: all’Europa conviene metterci in punizione e, spesso, anche umiliarci. Questo diciamo: facciamoci rispettare, non come il nuovo comandante Schettino».

Scusi, chi sarebbe? «Renzi! Il 17 marzo, giorno dell’Unita’ d’Italia, il nostro presidente va a presentare il suo piano lavoro al cancelliere tedesco. Cosa significa? Le leggi ce le possiamo fare da soli, non mi sembra dignitoso andare a fare l’inchino alla signora Angela Merkel».

Avete appena concluso il congresso di Fratelli d’Italia con l’aggiunta di Alleanza Nazionale, c’era bisogno di imbarcare anche Gianni Alemanno? «Io non voglio ne’ dare passaggi ne’ escludere: decidono gli elettori. Noi facciamo le primarie per il partito e per qualsiasi altra cosa e poi aspettiamo la selezione con il voto».

E’ ancora infuriata con Gianfranco Fini? «No, io sono amareggiata. Lui ci ha abbandonato, e’ scappato, e noi vogliamo rimettere la destra insieme».

C’e’ tanta concorrenza da quelle parti. «Alfano ha votato i 7,5 miliardi alle banche. Forza Italia sta con i popolari europei della Merkel. Gli italiani non sono stupidi».

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