Subito i controlli sugli spostamenti aerei all’interno della Ue. I foreign fighters sono potenziali terroristi

Il ministro degli Esteri Gentiloni fa sapere che in Ue sono tra i 3 mila e i 5 mila i foreign fighters andati a combattere in Siria e in Iraq. Quelli che questo governo continua a definire combattenti sono invece dei potenziali terroristi e seppur la libera circolazione delle persone sia uno dei presupposti dell’Ue, il trattato di Schengen prevede la possibilità di controlli alle frontiere degli stati nazionali per particolari ragioni di sicurezza.

Quindi è già possibile applicare delle restrizioni rimanendo totalmente all’interno delle possibilità del trattato. È evidente che se la situazione dovesse peggiorare reintrodurre le frontiere nazionali sarebbe una ipotesi più che percorribile. E nel particolare credo che sia doveroso introdurre da subito il controllo sugli spostamenti aerei all’interno dell’Ue cosa che ora non avviene.

In questo modo si eviterebbe anche, come accaduto oggi, che il pakistano diretto a Londra e fermato all’aeroporto di Fiumicino perché in possesso di documenti falsi sia immediatamente rilasciato.

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