Quando dico che il futuro dell’alleanza di centrodestra si costruisce ripartendo dai contenuti intendo l’esatto opposto di quello che è avvenuto oggi in Commissione Esteri al Senato: Forza Italia ha votato col Pd il via libera al CETA, il trattato di libero scambio Ue-Canada. Il CETA danneggerà pesantemente il Made in Italy agroalimentare e le nostre produzioni di qualità ed è l’ennesima marchetta della Ue alle grandi multinazionali. Chi vota la ratifica di una schifezza che massacra il nostro ‘Made in’ non può essere alleato di Fratelli d’Italia.
Giu 28
4 commenti
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Mi sembra chiaro che ormai Forza Italia è su posizioni diverse dalle nostre e che forse dobbiamo pensare ad altri alleati con cui continuare lo stesso cammino
Assassinare il Made in Italy e’ pratico suicidio di una economia basata su piccola e media impresa. Cosa significhi oggi gestire un negozio, dove si vendono prodotti originali o semplicemente di buona fattura e qualità’, lo sanno bene i pochi sopravvissuti, tra INPS e tassazioni varie, da quelle di Stato ai balzelli comunali. I grandi imprenditori de localizzano, mentre veniamo via via…cinesizzati, anche se cerchiamo il barbiere. Spezzando le imprese italiane, un tempo basate sulla scuola professionale (oggi ridotta a SCUOLA GHETTO), si spalancano le porte alla disoccupazione e alla sotto occupazione stile agenzie call center e lavori precari. Tra non molto, giovani italiani e immigrati anche e forse soprattutto clandestini, si troveranno a pari opportunità’ nel mercato del lavoro. Vorrei tanto sbagliarmi…
gent. g..meloni contiamo sul lei,,, faccia petizioni per tutti i nostri dirittti ,per poter rivivere noi e i figli grazie annamaria g.
E vorrei aggiungere: impedite che gli istituti professionali divengano il “refugium peccatorum” di tutti quelli che hanno fallito nelle altre scuole! Di fatto oggi sono gli istituti dove il 90% dei genitori NON iscriverebbe MAI il figlio o la figlia! Sono spesso luoghi invivibili, dove indisciplina e bullismo spadroneggiano, peraltro dentro un sistema scolastico che non possiede né strumenti, né volontà per contrastarli. Bisogna RIFONDARLI, letteralmente: dare ad essi SENSO e spina dorsale, perché una rinascita dell’OCCUPAZIONE TECNICA e PRATICA qualificata, può riprendere solo da lì. Se la Destra si decidesse a redigere un MANIFESTO sulla SCUOLA ITALIANA, molti attuali docenti saprebbero contribuirvi in modo valido. Ben oltre le tre “I” di Berlusconi: informatica, impresa, inglese. C’é assai di più e di meglio da recuperare !
Spero che a furia di ripetermi, i vostri vertici prendano in esame tale proposta, assai più essenziale di quanto non si pensi.